Andiamo alla scoperta della matsata di Folegadros: storia e curiosità della pietanza greca dal sapore italiano.
Folegandros è una delle isole Cicladi più piccole e affascinanti, situata nel cuore del Mar Egeo, grande solamente 32 chilometri quadrati. Tale isola sfoggia una doppia bandiera, ossia quella greca e quella italiana: in tale incantevole posto, inoltre, è possibile assaggiare la Matsata, vero simbolo della fusione della cultura italiana e greca sul posto. Una pietanza che, nei fatti, si può mangiare solo in tale posto. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questa prelibatezza.
L’incantevole isola greca di Folegandros
L’isola di Folegandros è un posto lontano dalle logiche del turismo di massa, a differenza delle vicine isole tra le quali possiamo annoverare Santorini. Fino a trent’anni fa, l’isola era quasi isolata e pensate che era sprovvista anche di strade per muoversi, da una parte all’altra, in auto.
Oggi, il suo centro principale è Chora, incantevole villaggio cicladico, conosciuto ai più per le case bianche e i ristoranti. C’è da dire che il centro informazioni turistiche coincide con il consolato italiano, segno dell’importante influenza italiana sull’isola.
Anche se mancano dei documenti storici precisi e cronologici, pare che gli italiani siano arrivati qui come esuli politici durante la Seconda Guerra Mondiale, periodo dal quale iniziarono ad influenzare, in maniera notevole, dunque, la cultura del posto ma anche la stessa gastronomia. Uno dei piatti che fonde l’arte culinaria greca e quella italiana è sicuramente la matsata.
Matsata, un piatto che fonde sapori italiani e greci
La matsata è un piatto di pasta fresca che ha tre caratteristiche, in particolare: non contiene uova nell’impasto, è più grossa e spessa delle tagliatelle tradizionali italiane ed è servita – di solito – con un condimento di carne, non sotto forma di sugo, bensì come accompagnamento.
La Matsata – ad ogni modo – è servita con pomodoro e formaggio di capra grattugiato ed un contorno di carne al sugo rosso. La carne più usata è quella di capra, anche se, al giorno d’oggi, i ristoranti utilizzino anche la carne di pollo e vitello (ma anche altre tipologie di carne), in quanto la produzione di carne di capra è più limitata.
Il miglior posto per assaporare la Matsata è “da Maria” a Sinantisi, nel villaggio di Ano Meria. Una delle versioni più buone della matsata è quella “in bianco“, che si può assaggiare a Platsa in Chora, nella quale troviamo sugo di limone, erbe, vino bianco e carne di capra, mescolati direttamente nel piatto anziché serviti a parte. Infine, per chi volesse replicare tale ricetta a casa, c’è da dire che può utilizzare un condimento a piacere.