Andiamo alla scoperta dei mandilli de sea, l’elegante pasta a forma di fazzoletto di seta: piatto iconico della cucina ligure.
I mandilli de sea assomigliano alle lasagne, anche se sono molto sottili, rispetto a queste ultime: ad ogni modo, sono un classico della cucina ligure. Questa pasta all’uovo tradizionale è – di solito – preparata con un condimento di pesto di basilico. Scopriamo, dunque, qualche curiosità su questo piatto tipico della cucina ligure
La storia e qualche curiosità sui mandilli de sea, i fazzoletti di seta della cucina ligure
Il nome “mandilli de sea” deriva dalla loro forma, che ricorda grandi fazzoletti di seta. In dialetto genovese, il termine “mandilli” fa rifermento proprio ad un pezzo di stoffa e ha un doppio significato che si riferisce sia ai fazzoletti che alla pasta tipica ligure di cui vi parliamo in questo articolo.
Strano ma vero, si racconta che i genovesi avessero esplorato la Cina ancor prima di Marco Polo: tale aspetto, nei fatti, sottolinea l’antica connessione che esiste tra Genova e l’Oriente proprio mediante il commercio della seta.
La parola “mandillion” – in antico greco – e “mandil” in arabo, sono termini utilizzati per indicare tessuti e che, nel corso del tempo, sono stati latinizzati, diventando “mantellum“. Infine, la parola stessa si è trasformata nel termine genovese “mandillo“.
Tale vocabolo è entrato nel linguaggio comune, acquisendo una connotazione culinaria non solo in Liguria, ma anche in Sicilia.
Quali sono le differenze tra mandilli e lasagne
I Mandilli de sea sono diversi dalle lasagne in tre aspetti: consistenza, formato e condimento. I mandilli de sea sono più sottili delle lasagne, in quanto hanno uno spessore di soli pochi millimetri, sono lisci e traslucidi, quasi come la seta. Tale sottigliezza li rende delicati al palato, in quanto si sciolgono quasi in bocca.
Di solito, i mandilli sono tagliati in quadrati di circa 15 centimetri per lato: una volta cotti assumono l’aspetto di morbidi fazzoletti. Le lasagne, d’altra parte, sono rettangolari.
In un primo momento, erano conditi con sughi leggeri di prescinsêua, cannella, funghi e nocciole, per poi essere serviti col pesto solamente a partire dalla metà del XIX secolo.
La preparazione dei mandilli de sea fa leva su un processo delicato che richiede attenzione, in quanto bisogna mantenere la pasta quanto il più sottile possibile. Il segreto per ottenere la perfetta consistenza “setosa” è conferirle, per l’appunto, un minimo spessore.
Per quanto riguarda il pesto, i puristi insistono sull’utilizzo esclusivo di pinoli e sulla scelta di pecorino e parmigiano di alta qualità.
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