Andiamo alla scoperta del mandarino tardivo di Ciaculli, vero e proprio simbolo della Sicilia: un frutto primaverile, anche se raccolto in inverno.
Il mandarino tardivo di Ciaculli, simbolo agrumicolo siciliano, ricorda, senza alcun dubbio, con le sfumature la stagione primaverile, anche se è raccolto in inverno, precisamente tra il mese di febbraio e quello di marzo. Apprezzato tanto nella pasticceria quanto nel settore cosmetico, grazie ai suoi olii essenziali, è entrato nel Presidio Slow Food. Scopriamo, dunque, insieme la sua storia e i suoi vari utilizzi.
Mandarino tardivo di Ciaculli, simbolo arancio della Sicilia
In un primo momento, il mandarino tardivo di Ciaculli era definito “marzuddu“: tale frutto, inoltre, arrivava a maturazione nel corso del mese di marzo, caratterizzato da una sfumatura arancione che, da sempre, ha ricordato la primavera.
Il cambiamento climatico ha – però – ne ha anticipato la raccolta a febbraio. Il mandarino in questione, dunque, prende il nome dalla località di Ciaculli, situata nella famosa Conca d’Oro, e – nel corso degli anni – oltre al cambiamento climatico ha risentito anche della urbanizzazione avviata nel corso degli anni ’70.
Ciononostante, tale frutto è sopravvissuto, occupando, nei fatti, circa 1000 ettari di terreno, tutelati all’interno di un parco agricolo periurbano e supportato da un consorzio.
Dove si trova Ciaculli
Situato tra il mare a nord e il Monte Grifone a sud, il territorio di Ciaculli è caratterizzato da terrazzamenti di mandarino che si trovano, nei fatti, su pendenze impressionanti, sulle quali beneficiano di un clima mite, abbondante sole, falde acquifere e brezze marine.
Nao – negli anni ’50 – da una mutazione della varietà Avana, tale mandarino cresce su alberi alti tre metri che fruttificano entro 2-3 anni dall’innesto. Il frutto è caratterizzato, inoltre, da una forma schiacciata, pochi semi, buccia sottile ed aromatica, nonché da un colore arancione brillante. Il sapore, infine, è dolce e succoso.
I benefici per la salute
Il mandarino tardivo di Ciaculli è ricco di vitamina C, B1 e B2, utili per sostenere il sistema immunitario, la digestione e la funzione respiratoria.
Tale frutto, inoltre, contiene anche betacarotene, fibre, vitamina PP e nobletina, che può regolare il colesterolo, il glucosio e l’insulina, riducendo l’accumulo di grassi. È, inoltre, una fonte importante di selenio, che, in questo frutto, è presente in maggiore quantità.
L’olio essenziale di limonene, presente nella buccia di tale mandarino, è utilizzato sia in cucina che nella cosmesi, in quanto agisce sull’organismo, svolgendo una funzione antinfiammatoria, perfetta anche per i trattamenti anticellulite e bagni rilassanti.
Anche se ha solamente 72 calorie per 100 grammi, si consiglia, ad ogni modo, un consumo moderato. In cucina, spesso il mandarino tardivo di Cianculli è utilizzato per preparare dolci, gelati, granite, spremute e marmellate. Le bucce, che sono particolarmente aromatiche, possono essere utilizzate per infusi e dolci natalizi.