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Mandarini, clementini e mandaranci: differenze

Mandarini, clementini e mandaranci sono spesso confusi per lo stesso frutto. Se pur si assomigliano molto però, le loro differenze si possono notare sin dal loro profumo. 

Mandarini, clementini e mandaranci

Piccoli, arancioni, profumatissimi, non abbiamo dubbi sono i mandarini, o forse i clementini? Vabbè tanto sono uguali! Quante volte avete affermato o sentito dire questa frase. Eppure non c’è niente di più falso! Mandarini, clementini e mandaranci sono 3 tipologie di agrumi ben differenti, ma che spesso vengono confuse tra loro o riconosciute come frutti equivalenti. Ma le cose non stanno propriamente così. Da un punto di vista nutrizionale come abbiamo visto in passato, gli agrumi hanno più o meno tutti le stesse proprietà. Ad esempio sappiamo bene che sono ricchi di antiossidanti e di vitamina C e quindi sono alleati della nostra salute. Ma se questo è vero e vero anche che i sapori sono differenti.

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Basti pensare al limone, che ha un sapore agro, pungente, acidulo e di contro troviamo il cedro che pur assomigliandogli, ha un sapore nettamente più dolce e meno pungente. Oppure possiamo pensare ad arancia e pompelmo, simili nella forma ma totalmente differenti nel gusto. Ma questo è vero anche tra tipologie differenti di arance, infatti spesso le distinguiamo in maniera generica tra arance da spremuta e arance da tavola. Ma scendendo nei particolari e volendoci soffermare sui piccoli agrumi di oggi, cosa li differenzia e cosa li rende simili? Scopriamo tutti i segreti per distinguere mandarini, clementini e mandaranci

Differenze e similitudini

Abbiamo detto nella nostra introduzione che le differenze tra questi agrumi si possono notar fin dal profumo, in che senso? I clementini hanno un profumo delicato e quasi dolciastro, i mandarini invece hanno un profumo fortissimo e pungente. Impossibile è entrare in una stanza con dei mandarini e non sentirne il profumo. Infine i mandaranci hanno un odore più tenue che ricorda il mandarino, ma anche l’arancio. Che dire invece delle dimensioni? Il mandarino è il più piccolo dai 3 e ha la buccia sottile e di un colorito di un arancio chiaro. Il clementino invece è leggermente più grande, ha la buccia più spessa e un colore arancio acceso. Il mandarancio infine è il più grande dei 3, ha la buccia più spessa e in alcuni esemplari un colorito quasi rosso.

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Se il mandarino è un agrume “originale” gli altri 2 sono ibridi, ovvero nati dall’unione di 2 agrumi differenti. Inutile dire che il mandarancio nasce dall’unione di arancio e mandarino. Il clementino a scoperta di alcuni è anch’esso un mandarancio, ma nato dalla specifica unione di: arancia amara e mandarino Avana. Tra tutti i clementini si differenziano e sono i più amati per una loro caratteristica: non hanno i noccioli. Inutile dire che questo li rende molto amati perché facili da mangiare senza “fastidi”. Per quanto riguarda le proprietà nutritive, la clementina ha un altro fattore che la rende speciali, ovvero contiene quasi il doppio della vitamina C del mandarino.

Concludendo quindi possiamo esclamare con certezza che mandarini, clementini e mandaranci non sono la stessa cosa, ma possiamo dire che sono parenti stretti. Facciamo il pieno di questi agrumi fintanto che li abbaiamo a disposizione e godiamo a pieno dei loro nutrienti.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.