Firenze, la culla del Rinascimento. Quante volte l’abbiamo sentita definire così questa splendida città d’arte. Non tutti sanno però che proprio grazie agli uomini di immensa cultura che l’hanno abitata e governata essa è ricca di luoghi esoterici che popolano le opere d’arte, i palazzi e le chiese di questa incantevole città.
5 luoghi esoterici di Firenze
Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio è uno dei simboli del Rinascimento fiorentino. Esiste un tour guidato dedicato alla scoperta dei simboli alchemici disseminati al suo interno, in particolare tra gli affreschi degli appartamenti di Cosimo I de’ Medici e sua moglie Eleonora di Toledo.
Agli inizi del XVII secolo Cosimo I, appena eletto Duca della città, commissionò a Giorgio Vasari di decorare le sue stanze private, inserendo negli affreschi diverse simbologie alchemiche. Molto spesso c’erano più chiavi di lettura, una storica, una allegorica interpretabile solo da alcuni eletti, spesso attingendo alla Cabala, alla mitologia greca e romana, alla filosofia alchemica.
Lo studiolo dell’alchimista
Sempre all’interno di Palazzo Vecchio, vi è lo studiolo dell’alchimista, un piccolo ambiente dove il granduca Francesco I , figlio di Cosimo I, amava ritirarsi in solitudine per coltivare i propri interessi sia scientifici che magici. Le parti sono decorate con affreschi rappresentanti i quattro elementi e figure mitologiche ad essi correlati, le stagioni ed i segni zodiacali corrispondenti ad ognuna di esse. Particolarmente interessante è il pannello del Laboratorio di Alchimia, Di Giovanni Stradano dove Francesco si fece rappresentare nelle vesti dell’artigiano della fonderia. Questo fa di certo parte dei luoghi alchemici di Firenze.
Sepolcri alchemici
Nella Sacrestia Nuova di San Lorenzo ci sono i sepolcri di Giuliano e Lorenzo dei Medici, creati da Michelangelo. È subito evidente che l’artista si ispirò ai temi della cabala e dell’alchimia, quali i quattro elementi e la fascia zodiacale. Vi è poi una serie di sette cerchi concentrici che starebbero a simboleggiare i sette stadi dell’opus alchemico. Sui entrambi i sepolcri, poi, c’è una coppia di sculture: il giorno e la notte – aurora e crepuscolo. Tali statue sarebbero l’allegoria della creazione umana comparata a quella divina.
Il Battistero di San Giovanni
Il Battistero di San Giovanni di Firenze sorge sopra un tempio romano dedicato al dio Marte. Questa struttura è stata costruita con la classica forma ottagonale dei battisteri paleocristiani: il numero otto, era legato alla Resurrezione, ma il suo interno è un continuo rimando a geometrie e simbolismi.
Qui troviamo la più antica testimonianza delle applicazioni scientifiche fiorentine, l’Orologio Solare, funzionò per trecento anni, finché la costruzione della lanterna nel 1200, impedì l’accesso alla luce del sole. Un foro sulla cupola permetteva alla luce di entrare e colpire uno dei segni zodiacali segnati sul pavimento: lungo la retta che li collegava c’è ancora un sole circondato da un verso palindromo che recita “en giro torte sol ciclos et rogitor igne”.
A Palazzo Vecchio ci sono anche gli U.F.O.
Nella zona del museo di Palazzo Vecchio c’è una rappresentazione della Madonna con bambino e San Giovannino di Filippo Lippi. Oltre ad essere famosa per la sua bellezza, quest’opera sembra celi un segreto: sopra la spalla destra della Vergine, c’è la figura di un uomo intento a guardare un oggetto nel cielo non associabile nè ad uccelli né a nuvole, ma che somiglia proprio ad un Ufo. Il dipinto resta tutt’oggi un mistero, che continua ad infittirsi visto che solo di recente è stata scoperta un’altra sagoma, seduta sul fianco della collina, con lo sguardo rivolto verso l’oggetto.