Siete curiosi di sapere cosa mangiava San Francesco d’Assisi e qual era il suo cibo preferito? A lungo si è pensato che il Santo seguisse una dieta vegetariana e che non mangiasse alcun tipo di animale. Povertà, penitenza e digiuno nonché privazione di ogni bontà culinaria erano davvero i precetti della dottrina francescana? Scopriamolo insieme. Resterete stupiti dai gusti di San Francesco.
Per tanto tempo si è pensato che il Santo fosse vegetariano. Questa supposizione si basava sul suo profondo e sconfinato amore per tutte le creature del creato. Come dimenticare il famoso “Cantico di Frate Sole”? Per i credenti era quasi inconcepibile pensare al religioso di Assisi che mangiava animali, quegli stessi animali che tanto lodava come creature di Dio da amare e rispettare.
Nella realtà dei fatti la vita del frate andò molto diversamente. Per tutta la vita ebbe sempre una salute molto precaria tra malaria, tubercolosi, problemi alla milza, agli occhi e al fegato. Ci dispiace deludere i vegani e i vegetariani che ora ci stanno leggendo, ma San Francesco non è mai stato vegano nella sua vita. Pur amando tutte le creature del creato, non disdegnava cibo di origine animale. Cosa amava mangiare il Santo? Non vi resta continuare la lettura per scoprirlo.
La povertà è stata per tutta la vita il mantra di San Francesco d’Assisi. Il Santo amava la tavola umile. Dimenticate i banchetti luculliani di epoca romana o i fasti dei regnanti dell’epoca moderna. Il religioso mangiava abitualmente pane, focaccia, ma anche cereali, erbe selvatiche e tante verdure. Consumava uova, formaggi di ogni tipo e tanta carne bianca (pollo, tacchino, coniglio, maiale) e anche tanto pesce. Si dice che amasse i misti di crostacei e pesci e fosse ghiotto del luccio e dei gamberi di fiume.
Per chi pensa che non mangiasse carne di animali, si deve assolutamente ricredere. Era convinto che “in caso di necessità fosse consentito a tutti i frati, ovunque si trovino, di servirsi di tutti i cibi che gli uomini possono mangiare, perché così aveva detto il Signore a Davide, il quale mangiò i pani dell’offerta che non era consentito mangiare se non ai sacerdoti“. Queste esatte parole sono riportate in una sua Bolla del 1220.
Il suo dolce preferito, anzi il suo cibo prediletto in assoluto, erano i mostaccioli (mustaccioli). Pare che in punto di morte, pochi giorni prima di spirare l’ultimo respiro, avesse chiesto a Jacopina dei Settesoli, una religiosa francescana, di prepararli una porzione per lui.