Nonostante il colore rosso aranciato caratteristico e il suo aspetto considerato poco invitante, lo Scorpaena scrofa, comunemente chiamato scorfano, è protagonista di numerose e saporite ricette. La sua estetica insolita e a tratti ripugnante non deve trarre in inganno, perché in realtà questo pesce ha la carne tenera, succulenta e squisita (non a caso è protagonista indiscusso della cucina gourmet). Siete curiosi di sapere quali sono le caratteristiche nutritive di questo pesce e in quanti modi diversi può essere cucinato? Scopriamolo insieme.
Caratteristiche di un pesce sottovalutato
Lo scorfano tutti lo conoscono, ma pochi l’hanno mai mangiato. Si riconosce immediatamente per il suo aspetto non particolarmente attraente, ma tozzo e robusto, con la pelle ruvida piena di escrescenze e protuberanze. Osservandolo sembra quasi avere un che di minaccioso. Sulla pinna dorsale ha persino grosse spine che contengono veleno. Anche il colore lo distingue dagli altri pesci che siamo abituati a mangiare perché si presente di una tonalità rosso aranciata tendente al marrone, perfetta per mimetizzarsi nei fondali.
Sono proprio queste caratteristiche che gli hanno reso il soprannome di “pesce più brutto del mare” e da qui è nato il detto “sei uno scorfano” per indicare una persona di particolare bruttezza. Nell’immaginario popolare questo pesce è diventato sinonimo di tutto ciò che è brutto, non simmetrico e non lineare, ossia che non risponde ai comuni canoni della bellezza.
In realtà pochi sanno che la bruttezza per questo pesce è un vantaggio ed è una condizione necessaria di sopravvivenza perché gli consente di mimetizzarsi e non diventare preda di altri pesci.
Caratteristiche nutrizionali
Oltre la bruttezza c’è di più: lo scorfano ha una carne tenera e gustosa, oltre che magra e ricca di Omega 3. Questo alimento è perfetto per chi nella sua dieta deve mangiare proteine, ma ridurre l’apporto calorico. Si tratta anche di un alimento ricco di vitamina B12, vitamina D e fosforo. Tutte queste caratteristiche lo rendono buono per contribuire al mantenimento di ossa e denti e per il sistema immunitario.
Come riconoscere uno scorfano di qualità
Quando andate in pescheria a comprare questo pesce potete osservare alcune caratteristiche che sono prova della sua freschezza. La prima cosa da notare sono gli occhi che devono essere chiari e brillanti, ma anche la pelle che deve essere umida e ruvida, non opaca o con macchie. Anche l’odore ha la sua importanza: deve essere di mare, non troppo intenso o sgradevole.
Una volta scelto il pesce giusto, potete mettervi ai fornelli e cucinarlo in svariati modi, dopo averlo pulito bene. Potete cuocerlo al vapore o alla griglia, anche se molti preferiscono la cottura al cartoccio o quella al forno. Come contorno si sposano bene le patate al forno con rosmarino.