L’Italia può vantare veramente numerosi siti definiti dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità. Ecco la Regione che ne ha di più.
L’Italia, al momento, possiede numerosi siti UNESCO. E, a tal proposito, c’è proprio una Regione nostrana al primo posto della classifica.
La nascita della classifica UNESCO
Ognuno di voi potrebbe aver sentito parlare di un luogo o di un opera artistica o architettonica presente nel mondo che sono definiti come Patrimonio dell’umanità.
In effetti, rientrano in questa categoria proprio quelle costruzioni o quei posti che sono caratterizzati da una straordinaria bellezza e da un elevato valore storico e culturale.
Ebbene, a occuparsi di questa speciale lista è, per l’appunto, l’UNESCO. Anzitutto, quest’ultimo, per esteso, suona come United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization.
Si tratta, quindi, di un’organizzazione che salvaguardia tutto ciò che è ritenuto particolarmente importante per la storia e la cultura mondiale.
Nella fattispecie, l’idea di tutelare siti preziosi nacque già molto tempo fa. Il primo step in tal senso, però, cominciò negli anni Sessanta quando si decide di salvare la cosiddetta Valle dei Templi, situata in Egitto.
In effetti, se si fosse costruita un’enorme diga sul Nilo, sarebbero stati sommersi numerosi tesori archeologici appartenuti alle antiche popolazioni egizie.
Così, questa eventualità disastrosa, mosse svariati Paesi in tutto il mondo a elargire il denaro e la tecnologia che doveva servire per la costruzione in altre zone rialzate dei templi di Abu Simbel.
Grazie al successo di questa iniziativa, quindi, l’UNESCO, agli inizi degli anni Settanta, cominciò a elencare alcuni siti che potevano essere considerati come un Patrimonio dell’Umanità.
Da quel momento, perciò, la suddetta organizzazione si mise di impegno per proteggere certi luoghi e costruzioni e persino per finanziare i restauri.
La Lombardia, la regione d’Italia con più siti UNESCO
Al giorno d’oggi sono oltre mille i siti che appartengono a questa incredibile lista. L’ultimo aggiornamento, peraltro, è del 2019.
Come si riporta, dunque, l’UNESCO continua, in maniera costante, ad aggiungere nuovi nomi all’elenco. L’unico momento in cui si fermò riguarda soltanto il periodo della pandemia causata da COVID-19.
L’Italia, come si sa, può vantare di certo tanti posti e costruzioni di grande pregio e fascino che, non a caso, sono stati inseriti nella lista di UNESCO.
Anzi, il Bel Paese ha persino un primato davvero eccellente. Infatti, si tratta dello Stato che conta più patrimoni dell’umanità di tutti gli altri.
Comunque sia, c’è una Regione italiana, in particolare, che possiede ben undici siti inseriti nella classifica.
Ci stiamo riferendo, per l’appunto, alla Lombardia. A tal proposito, possiamo perlomeno menzionarne una manciata.
Ricordiamo, dunque, i villaggi palafitticoli preistorici dell’Arco Alpino e il parco nazionale delle incisioni rupestri, situato in Val Camonica.
Ma, poi, ancora, il monastero di Santa Giulia di Brescia e il Monte San Giorgio, posto tra il Varesotto ed il Canton elvetico del Ticino.
Invece, per quanto riguarda gli altri Stati con più siti patrimonio dell’umanità, dopo l’Italia, troviamo la Cina, che ne conta ben cinquantasei, e la Germania, che ne possiede una cinquantina.