Andiamo alla scoperta delle lingue di gatto, biscotti che coniugano tradizione e modernità, spesso consumati con creme, macedonie e gelati.
Le lingue di gatto nascono nell’elegante Parigi e, da allora, si sono diffuse in vari Paesi europei, realizzate, poi, in diverse versioni ed adattamenti contemporanei, che sono stati apprezzati a livello mondiale, grazie alla loro leggerezza e al fatto che si sciolgono in bocca. Scopriamo, dunque, insieme la storia di questi biscotti e il motivo per cui sono così apprezzati in tutto il mondo.
Lingue di gatto, la storia intrigante di questi deliziosi biscotti
Conosciuti per la loro forma sottile che ricorda la lingua di un gatto, tali biscotti hanno un nome che suscita, sicuramente, una certa curiosità e che ci fanno ricordare, inevitabilmente, i nostri amici pelosi.
Questi biscotti furono concepiti e realizzati agli anni ’20 a Parigi, dove un pasticcere, con lo stesso nome dell’autore di favole Charles Perrault, iniziò a renderli protagonisti nelle sue creazioni.
Tale coincidenza nel nome, abbinata alla passione del pasticcere per le fiabe, diede vita al caratteristico nome, ispirato dalle scatole di latta decorate con l’immagine di un gatto.
La diffusione dei biscotti in Europa
La popolarità delle lingue di gatto superò subito i confini francesi, in quanto si diffusero in tutta Europa, grazie a fatto che le nazioni erano sempre più comunicanti e connesse, quindi anche propense a condividere le ricette delle rispettive tradizioni gastronomiche.
Pasticceri e cuochi, ispirati da questa ricetta parigina, introdussero tali delizie nei propri Paesi, arricchendole in modo personale, anche con ingredienti locali.
Al tempo, furono fatte, in merito, anche diverse pubblicazioni gastronomiche che, nei fatti, facilitarono l’adattamento delle ricette ai gusti regionali.
Le diverse varianti delle lingue di gatto
Le lingue di gatto hanno subito una trasformazione, passando da semplici biscotti da tè a componenti essenziali dell’alta pasticceria.
La versatilità di questi biscotti, d’altronde, ha permesso ai pasticceri di esplorare nuove dimensioni creative, ad esempio utilizzandoli come decorazioni di dolci raffinati o come base per dessert. Ciò dimostra, dunque, l’estrema adattabilità di tali biscotti, anche per le ricette dolci dei giorni nostri.
La sperimentazione, attuata nel corso del tempo, ha portato alla creazione di diverse varianti delle lingue di gatto, che sono guarnite e farcite, ad esempio, con cioccolato e cacao.
Le versioni salate, senza glutine e vegane
Le lingue di gatto sono stati inseriti anche in dolci ripieni. Oltre alle versioni dolci, esistono anche interessanti adattamenti salati, che permettono di assaggiare un prodotto diverso e, in sostanza, ideale per aperitivi o snack.
Inoltre, l’attenzione alle esigenze alimentari ha portato allo sviluppo di versioni senza glutine e vegane, in modo da poter essere introdotti anche in regimi alimentari specifici.