Scopriamo insieme la storia e qualche curiosità sulla limonata rosa, una bevanda che spesso si consuma nei locali.
La limonata rosa ci fa venire in mente le vacanze estive e le feste in spiaggia. Forse, però, non vi siete mai concentrati sulla reale storia che è alle spalle di questa bevanda agrodolce e del suo colore caratteristico. Scopriamo insieme la storia di questo drink e qualche curiosità ad esso legata.
Limonata rosa, la bevanda frutto di un incidente
La limonata rosa risale almeno alla fine del XIX secolo. Nonostante le varie teorie in circolazione, tutte puntano a un unico luogo: il circo.
Probabilmente la limonata rosa divenne popolare a metà del 1800, nel periodo in cui i circhi itineranti – come quello di PT Barnum – iniziarono ad attirare folle da tutti gli Stati Uniti.
La limonata, che era stata portata in America dall’Europa nel 1600, fu sottoposta a un processo di colorazione, per scopi puramente legati al marketing. Tutti iniziarono a conoscerla, come una bevanda fredda e rinfrescante da gustare durante una calda giornata estiva al circo.
L’artista Henry E. Allott, noto anche come “Bunk“, con molta probabilità ha inventato la bevanda rosa. L’uomo, infatti, pare che, prima di dedicarsi all’attività circense iniziò a guadagnarsi da vivere vendendo limonata ai visitatori assetati.
Un giorno, presumibilmente, versò caramelle alla cannella nella vasca della limonata e il colorante rosso di tali dolciumi iniziò a miscelarsi con la bevanda. Le vendite proseguirono e la gente sembrava apprezzarne il colore stravagante: in poco tempo, dunque, la limonata rosa divenne un classico.
Qualche curiosità storica sulla pink lemonade
Un’altra teoria – legata all’invenzione della limonata rosa – fa riferimento a qualcosa di un po’ meno igienico. Secondo la storia, nel 1857, il fratello del domatore di leoni George Conklin, Pete, stava vendendo limonata al circo quando rimase senza acqua.
Nel disperato tentativo di non perdere la clientela, Pete usò l’acqua sporca in cui un acrobata stava lavando i collant rosa, facendo diventare, così, la limonata di colore rosa.
La bevanda era chiamata timidamente “limonata alle fragole” e nessuno sembrava notare che le fragole avevano un sapore sospetto di bucato sporco.
Si dice, inoltre, che la storia di questa bevanda sia legata a dei collant rossi che iniziarono a volare da una corda da bucato, per poi finire in una vasca d’acqua: un’altra versione della storia, invece, ricollega il suo particolar colore a una coperta rossa che cadde nell’abbeveratoio d’acqua di un cavallo.
Si può supporre, dunque, a questo punto, che la morale (decisamente ironica, certamente) di questa storia sia una sola: è consigliabile lavare i tessuti rossi separatamente, per non rischiare di attuare, seppur in maniera accidentale, una nuova tendenza che può diventare, alla fine, secolare nell’ampio e variegato settore delle bevande.