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Leggende veneziane

Avete mai sentito parlare delle terrificanti leggende veneziane? Venezia è una città magica che nasconde antiche storie e leggende che nel corso dei secoli sono state tramandate di generazione in generazione. Nessuno sa se dietro queste oscure storie ci sia un fondo di verità, ma tutti i veneziani le conoscono e rammentano ogni volta che percorrono determinate zone, canali e ponti della città lagunare. Scopriamo insieme le più famose leggende veneziane.

La leggenda del Ponte di Rialto

La costruzione del Ponte di Rialto sul Canal Grande è avvolta nel mistero. Si trattava di un’opera ingegneristica molto complessa. Gli operai erano stanchi dei continui crolli che avvenivano curiosamente sempre e solo di notte. Così una notte l’ingegnere Antonio da Ponte decide di nascondersi nei pressi del ponte per scoprirne di più

Leggende veneziane famose- wineandfoodtour.it

Vide così un uomo coperto da lungo mantello nero che con una risata sinistra gli disse che nessun uomo sarebbe mai potuto riuscire a costruire un ponte sul Canal Grande senza pagare un prezzo alto. Era il diavolo. Antonio accettò il patto con il Diavolo: in cambio di un’anima (la prima anima che passava sul ponte) sarebbe riuscito a completare la sua opera ingegneristica. Preso dai sensi di colpa però decise di ingannare il Diavolo facendo passare un gallo per primo sul ponte appena completato. Certo il Diavolo non era disposto a farsi ingannare da un umano così con un inganno fece passare sul ponte la moglie di Antonio incinta del primogenito così prese due anime con un colpo solo. Ancora oggi le due anime vagano sul ponte e si sentono lamenti, lacrime e il pianto di un neonato.

Lo “sguazeto ala bechera” di Biasio

Sul versante destro di Canal Grande in un’antica osteria lavorava un rinomato cuoco di nome Biagio Cargnio, ma tutti lo chiamavano “Biasio“. Il suo pezzo forte era lo “sguazeto ala bechera”, un piatto tipico veneziano con sugo di pomodoro, cipolle e carne di maiale. La locanda era sempre molto affollata: il piatto speciale preparato da Biasio era il più buono di tutta Venezia. Persino i nobili andavano pazzi per quel piatto.

A quel tempo c’erano tante sparizioni di bambini in città. Un bel giorno un barcaiolo scoprì l’ingrediente segreto della ricetta di Biasio: la carne di bambino lasciata macerare nel vino. Dopo il processo, Biasio fu condannato a morte e il suo corpo fu tagliato in quattro parti ed esposto in quattro angoli della città.

Il fantasma di Palazzo Grassi

Nel famoso Palazzo Grassi sul Canal Grande vive il fantasma di una bellissima fanciulla morta in circostanze sospette. Secondo le fonti storiche, una nobildonna per sfuggire ad una violenza carnale preferì buttarsi giù dalla balaustra e annegò a mare, secondo altri fu assassinata dal suo aggressore.

Leggende tipiche veneziane- wineandfoodtour.it

La sua anima, come confermano tanti ex dipendenti, vaga nel palazzo, ma non è uno spirito malvagio, anche è gentile e non reca disturbo, ma aiuta le persone e le protegge.

Marianna Somma

“So scrivere senza guardare la tastiera. Ma non so guardare la tastiera senza scrivere". Una storica dell'arte votata al copywriting. Svizzera nella precisione, partenopea nell'approccio positivo alla vita.