Quali sono i tipi di grattugia presenti sul mercato, come utilizzarla in cucina e come pulirla e manutenerla al meglio ad ogni uso.
Considerata spesso un semplice strumento, la grattugia – in realtà – è un utensile indispensabile nella cucina di ogni giorno, in quanto molto versatile. Tale strumento permette, infatti, di ottenere risultati diversi e specifici in base alla tipologia che si sceglie. Scopriamo, dunque, insieme quali sono le tipologie presenti sul mercato, come pulirle e manutenerle.
La grattugia, essenziale in cucina
La grattugia è uno strumento – in alcuni casi – trascurato, nonostante sia utile in cucina per grattugiare formaggi, ma anche frutta, verdure, agrumi e spezie.
Disponibili in diverse forme, da quelle manuali in metallo, piatte o a quattro lati, a quelle elettriche, le grattugie mettono a disposizione una ampia gamma di funzioni che meritano attenzione.
L’importanza della grattugia – d’altronde – è paragonabile a quella di elettrodomestici altrettanto utili, quali possono essere i frullatori o i colini, giusto per fare qualche esempio pratico.
Ci si rende conto del suo valore soprattutto quando si è costretti a farne a meno, per un motivo o un altro. Sul mercato sono presenti diversi tipi di grattugie, ognuno con caratteristiche specifiche.
Tipologie di grattugie per ogni utilizzo
Esistono diverse tipologie di grattugie, in base all’utilizzo che ne dobbiamo fare. In primis, possiamo citare la grattugia piatta, classico utensile rettangolare con manico ergonomico, disponibile con fori uniformi o di diverse dimensioni, ideale per un uso quotidiano.
Passiamo, poi, alla grattugia a quattro lati, caratterizzata da quattro superfici di grattugia diverse, che permettono di ottenere diversi tipi di taglio.
C’è, poi, la grattugia microplane, caratterizzata da una rete di fori sottili e affilati e, pertanto, perfetta per lavorazioni precise come la buccia degli agrumi o il formaggio a scaglie fini.
Altre tipologie di grattugie
Oltre a quelle già citate, esiste la grattugia barese, ideale da usare per il formaggio da tavola, caratterizzata da una forma tonda con coperchio convesso perforato. A questa, poi, si affianca quella per noce moscata, di piccole dimensioni, che – spesso – è inclusa nei barattoli di spezie, ideale per ridurre in polvere la noce moscata al momento dell’uso.
Andiamo avanti, citando la grattugia a manovella, utile per tritare finemente formaggi, frutta secca e cioccolato. Merita di essere menzionata, in tale elenco, la oroshigane, utilizzata nei sushi bar giapponesi, nei quali è usata per ridurre in purea radici come zenzero e wasabi.
Infine, c’è la grattugia elettrica, ideale per chi cerca praticità e velocità, sia per usi domestici che professionali.
Come pulirla e manutenerla
Le grattugie sono realizzate in vari materiali, dall’acciaio inossidabile alla plastica, fino a versioni più eleganti in porcellana o vetro per chi predilige un design vintage.
Una manutenzione adeguata è fondamentale, al fine di preservarne la funzionalità: evitate, dunque, di inserirla nella lavastoviglie, preferendo, in tal senso, il lavaggio a mano con una spazzolina.
In alternativa, potete utilizzare il metodo dello shock termico, immergendola in acqua calda dopo averla tenuta in freezer, in modo da pulirla in profondità senza danneggiarla.