Quando parliamo di vino, parliamo di una bevanda che ha attraversato millenni, civilizzazioni e culture. Ogni regione del mondo ha le sue varietà uniche e storie affascinanti da raccontare. Una di queste storie è quella che racconta le origini del vino Ratsina, meno conosciuto rispetto ad altri vini, ma con una storia ricca e intrigante.
Cenno storico sul Ratsina
Il vino Ratsina trae le sue radici dall’antica Grecia. La parola “ratsina” significa resina e la pratica di aggiungere resina di pino Aleppo al vino.
Questo metodo era usato non solo per dare un sapore particolare al vino, ma anche come metodo di conservazione, dato che nei tempi antichi le tecniche di vinificazione e le tecnologie non erano di certo quelle di oggi, e i vini rischiavano contaminazioni oltre ad invecchiare troppo velocemente.
La pece di pino ha proprietà antisettiche, che proteggevano il vino da deterioramento e contribuivano a prolungarne la conservazione.
L’utilizzo della pece, non venne abbandonato in Grecia, neanche quando in altri luoghi e culture vennero sviluppate altre tecniche di conservazione più avanzate. La decisione era data dal gusto che prendeva questo vino con questa tecnica.
E’ resistito così agli anni ed oggi è uno dei vini più apprezzati al mondo, grazie al suo sapore distintivo. Ovvero legnoso e resinato, fuori dal comune e per molti troppo forte.
Le tecniche moderne hanno permesso ai produttori di affinare il processo, aggiungendo la pece in quantità controllate per garantire un sapore costante e piacevole.
La moderna Ratsina è spesso prodotta in modo più pulito e raffinato rispetto alle tradizioni antiche.
La degustazione di questo vino permette di assaporare sorso dopo sorso una storia antica e una cultura che trova le sue origini nella notte dei tempi. E’ un modo pe apprezzare l’antica Grecia e portarla sino ai giorni nostri.
Leggende sul Ratsina
Come ogni vino anche il Ratsina è caratterizzato da antiche leggende che lo rendono ancora più unico, eccone qui alcune.
La Preservazione Accidentale
Una delle storie più popolari racconta che la Retsina ha avuto origine durante le guerre persiane. Gli ateniesi, cercando di conservare il loro vino dall’invasione persiana, avrebbero sigillato le anfore di vino con pece di pino, sperando che il sapore sgradevole avrebbe scoraggiato i persiani dal bere il loro prezioso vino.
Quando gli ateniesi tornarono e scoprirono che il vino aveva assunto un nuovo sapore completamente diverso, lo apprezzarono e iniziarono a produrlo intenzionalmente.
Il Dono degli Dei
Un’altra leggenda racconta che questo vino sia un dono degli dei dell’Olimpo. Dioniso, il dio del vino, era innamorato del sapore unico della Retsina e lo offriva come dono agli umani per goderne durante occasioni speciali.
Il Segreto della Longevità
In alcune parti della Grecia, si racconta che la Retsina sia il segreto della longevità. Sembrerebbe che coloro che lo bevono regolarmente vivano una vita lunga e sana, grazie alle proprietà medicinali della resina di pino.
Il Vino degli Artigiani
Una leggenda meno conosciuta parla di un gruppo di artigiani che lavoravano vicino a una foresta di pini.
Questi artigiani avevano l’abitudine di bere vino durante le pause, e un giorno, una quantità di resina di pino cadde accidentalmente nel loro vino.
Inizialmente delusi dall’accaduto, furono poi sorpresi e deliziati dal sapore unico e rinfrescante, e iniziarono a produrre il vino per sé stessi.
Abbinamenti culinari ideali con un vino Ratsina
Il Ratsina è un vino che si abbina piacevolmente a piatti della cucina greca, dato il luogo di origine in cui viene prodotto. Il nostro consiglio è pertanto di degustarlo con formaggi e verdure fritte, pomodori ripieni e piatti della tradizione culinaria greca.
Essendo un vino acido è ideale con ogni tipo di fritto, verdure anche al tegame, o piatti unici ripieni con una componente grassa e speziati.
Se visiti la Grecia, assaporare un bicchiere di Retsina fresca è un modo meraviglioso per immergersi nella cultura e nella storia del paese.