Tra i frutti estivi che compaiono in questo periodo ci sono le nostre amate albicocche. Ma a differenza di quello che possiamo pensare le albicocche non sono tute uguali. Vediamo quindi insieme la classifica delle 10 migliori albicocche italiane.
Le albicocche
Quando si parla di albicocca tutti pensiamo al classico frutto dalla forma più o meno ovale, piccolo e dal colorito che va dall’arancio al rosso. Possiamo pensare che di albicocca c’è ne sia solo una tipologia e il gusto o l’intensità di colore, cambi in base alla zona di coltivazione, all’esposizione al sole o all’acqua che la pianta a ricevuto. Ma le cose non stanno così e di questo frutto ne esistono oltre 100 varietà differenti. Oggi però vogliamo soffermarci sulle varietà italiane e vogliamo vedere la top 10 delle migliori albicocche italiane.
A prescindere dalla varietà, questi frutti hanno poche calorie e possono essere più o meno dolci e talvolta un tantino acidule. Le origini di questi frutti sono da collocarsi in Cina del Nord, mentre l’arrivo delle prime piante nel bacino Mediterraneo è da collocarsi in epoca romana. Oggi gli albicocchi si coltivano in tutta Italia, da nord a sud e se ne produco molteplici varietà differenti. Vediamo insieme quali sono le varietà che non dobbiamo assolutamente farci scappare.
Le 10 migliori albicocche italiane
Partendo dal Sud Italia, fino ad arrivare al Nord vogliamo fare un viaggio tra le varietà migliori di albicocche. Partiamo quindi subito dalla prima varietà direttamente dalla Sicilia.
- Albicocca di Scillato: questa varietà di frutti vengono coltivati nel territorio Siciliano. Hanno un sapore ricco e intenso e dimensioni abbastanza piccole. La coltivazione avviene in modo naturale senza prodotti chimici e si presenta con la classica colorazione ma con una superfice spesso imperfetta, data proprio dalla coltivazione biologica;
- Amabile vecchioni: in questo caso non abbiamo una vera e propria locazione specifica, poiché questa varietà ama terreni asciutti e climi caldi, ma non teme neanche le temperature rigide. Quindi si presta bene ad esse coltivata ovunque. Questa varietà è tardiva e raccoglie i suoi frutti a fine Giugno. I frutti sono di grandi dimensioni, gusto dolce, ma non troppo;
- Albicocca Galàtone: facciamo ora un salto in Puglia, dove troviamo questa varietà super saporita. La si riconosce dalla buccia chiara e dei puntini rossi che la sovrastano come fossero delle lentiggini. Questi piccoli frutti sono molto teneri e hanno un sapore abbastanza dolce;
- Vesuviana: facile e capire l’ubicazione di questa varietà, ovvero in Campania, come le prossime che vedremo. Si presentano di dimensioni ridotte e un colorito che parte dal giallo-arancio fino ad arrivare al rosso intenso. Sapore dolce molto intenso;
- Albicocca Preole: come anticipato anch’essa viene dalla Campania, ha un sapore zuccherino ed è di piccole dimensioni. Nonostante questo è poco conosciuta perché il suo albero ha una coltivazione non troppo prospera;
- Diavola: colorito più rosso e intenso delle altre, ha un sapore particolarmente dolce e dimensioni medio grandi;
- Reale di Imola: piccole, chiare e con una crescita scalare sull’albero. Per questa motivazione è poco nota e più utilizzata nei giardini casalinghi. La raccolta dev’essere fatta rigorosamente a mano, man mano che i frutti maturano;
- Valleggia: prende il nome dall’omonimo comune situato alle spalle di Savona. I frutti hanno un colorito arancio brillante e una grandezza media. Anche in questo caso abbiamo una varietà tardiva che si raccoglie verso fine Giugno;
- Albicocca precoce di Toscana: non è un mistero la sua ubicazione. Colorito arancione, polpa particolarmente morbida e gusto molto zuccherino;
- Val Venosta: infine arriviamo in Trentino Alto Adige dove troviamo un’albicocca giallo oro dal sapore al quanto acidulo. Ottimi frutti per la preparazione di confetture e dessert in genere.