Andiamo alla scoperta delle metropolitane più belle del mondo: un vero e proprio viaggio sotterraneo che oscilla tra arte e architettura.
In tutto il mondo, esistono tante metropolitane che fungono sia da mezzi di trasporto, che da vere e proprie opere d’arte e di architettura che lasciano i viaggiatori a bocca aperta. Scopriamo, dunque, insieme le metropolitane più belle ed affascinanti al mondo.
Tra le metropolitane più belle al mondo, possiamo sicuramente annoverare quella di Komsomol’skaja a Mosca, in Russia che fu inaugurata nel 1935.
Funge da omaggio ai lavoratori della lega giovanile Komsomol ed è un vero e proprio capolavoro architettonico, composto da pareti in marmo, mosaici dorati, lampadari di cristallo e sculture.
C’è, poi, la City Hall a New York, in USA, che fu inaugurata nel 1904 e che funge da prima stazione metropolitana della Grande Mela. Anche se fu chiusa al pubblico dal 1945, rimane un simbolo storico della città. Progettata da Rafael Guastavino, la stazione è famosa per gli archi in mattoni.
Passiamo, poi, alla stazione di Toledo, a Napoli, caratterizzata da una palette cromatica che va dal nero ai mosaici azzurri, che ricordano il mare. La hall centrale, dominata dal “Crater de Luz” di Robert Wilson, regala un incantevole gioco di luci LED. I resti della cinta muraria aragonese, scoperti durante i lavori, sono integrati nella struttura
C’è, poi, la stazione Arts et Métiers di Parigi in Francia trasformata, nel 1994, da François Schuiten che ha voluto dare il proprio omaggio a Jules Verne.
Le pareti rivestite in rame e l’arredamento che ricrea l’interno di un sottomarino, con oblò e ingranaggi, trasportano i passeggeri in un viaggio fantastico. Situata nel terzo arrondissement, tale stazione celebra il bicentenario del Museo Nazionale delle Arti e dei Mestieri.
C’è, poi, la stazione di Avtovo a San Pietroburgo, in Russia, inaugurata nel 1955, caratterizzata da colonne rivestite di vetro ornamentale e marmo bianco. Le pareti sono abbellite da opere d’arte che rievocano l’assedio di Leningrado.
Passiamo, poi, alla stazione Pakhtakor, ubicata a Tashkent, in Uzbekistan, che funge da omaggio all’industria del cotone uzbeka con mosaici verde e blu che rappresentano le piante di cotone. Inaugurata nel 1977, è un punto di riferimento a Tashkent. Dal 2018, è permesso fotografare e filmare nelle metropolitane uzbeke.
C’è, poi, la Formosa Boulevard a Kaohsiung, Taiwan, progettata dall’architetto giapponese Shin Takamatsu, famosa per la “Cupola di Luce” di Narcissus Quagliata, installazione artistica di 30 metri di diametro racconta la storia della vita umana innescata in un ciclo di trasformazione e rinascita.
Passiamo, poi, alla stazione Copilco caratterizzata dai murales di Guillermo Ceniceros. “El perfil del tiempo” racconta la storia messicana e internazionale su una superficie di oltre 1.000 metri quadrati. Inaugurata nel 1983, è un punto nevralgico del sistema metropolitano messicano.