Il cheddar è il re dei formaggi americani: la storia e qualche curiosità su questo prodotto tanto amato oltreoceano.
Il cheddar è un formaggio che non manca mai nella cucina statunitense, in quanto utilizzato sia sulla pasta che sulla pizza, ma non solo: è spesso adagiato, infatti, sulle patatine fritte e gli hamburger. Anche in Italia, il cheddar sta guadagnando molta popolarità, tanto che, in molti locali, è sempre più richiesto dai clienti. Cosa sappiamo realmente di questo formaggio? Scopriamo insieme la storia e qualche curiosità sul cheddar.
Il cheddar, simbolo della cucina americana che ha origini inglesi
Nonostante sia associato, in linea generale, agli Stati Uniti, il cheddar nasce nel villaggio inglese di Cheddar, nel Somerset. È un formaggio a pasta semidura, prodotto con latte vaccino e stagionato in ambienti umidi a temperatura costante. Il suo sapore può essere sia dolce che aromatico, in quanto varia a seconda della durata della stagionatura.
Di solito, tale formaggio presenta una forma cilindrica, con un diametro di circa 40 centimetri ed un peso che varia tra 4 e 60 chilogrammi.
È disponibile in commercio tutto l’anno, anche se il colore può varia dal classico arancione a sfumature più naturali di bianco e giallo, che, per l’appunto, cambiano in base alla stagionatura, all’alimentazione delle mucche e dal periodo dell’anno.
Il colore arancione e il sapore del formaggio
Il colore arancione che denota tale formaggio è il risultato dell’aggiunta di un colorante naturale, estratto dai semi della pianta Bixa Orelliana, usato dagli allevatori inglesi – sin dalla metà dell’Ottocento – per uniformare e rendere unico il prodotto.
Il cheddar cambia in sapore e consistenza in base alla stagionatura: assume, infatti, un gusto delicato ed una consistenza quasi burrosa nei formaggi giovani, fino a diventare duro e compatto, caratterizzato, inoltre, da note piccanti in quelli stagionati per oltre 20 mesi.
In un primo momento, tale formaggio era consumato solo localmente anche se, nel corso del tempo, entrò nelle corti reali inglesi già nel XII secolo, diventando ben presto uno dei formaggi preferiti di re e principi, nonché un alimento fisso nei banchetti regali.
Le diverse tipologie prodotte nel mondo
Oggi il cheddar è prodotto sia artigianalmente che industrialmente e, in commercio, esistono diverse versioni, tra le quali possiamo annoverare il West Country Farmhouse Cheddar, prodotto Dop artigianale, ma anche altre tipologie che sono prodotte sia in U.S.A che in Australia.
Passiamo, poi, al Cheddar Clothbound inglese, che è avvolto in un tessuto di lino durante la maturazione al fine di conferirgli una consistenza e un sapore particolari. Spostandoci negli Stati Uniti, poi, troviamo il New York Cheddar, dal gusto particolarmente forte e piccante, le versioni del Wisconsin, che può essere sia molto morbido che stagionato. Proseguiamo, poi, con il Vermont Cheddar, dal sapore intenso.
C’è, poi, la versione canadese, dal sapore equilibrato, quella australiana che ha un gusto più delicato, quella irlandese che ha un colore più chiaro e un sapore cremoso e fruttato. Infine, c’è anche versione neozelandese, dal gusto dolce e dalla consistenza cremosa.