Leggere, friabili e con mille bolle: chiunque assaggia le chiacchiere di Iginio Massari ne resta stregato. Ma vi siete mai chiesti quanto costa tanta bontà? Che i dolci di Carnevale realizzati da maestri pasticcieri famosi costino di più di quelli realizzati da pasticcerie anonime è cosa risaputa, ma che ci sia una differenza di prezzo esorbitante, pari ad addirittura il doppio stupisce non poco i consumatori. Scopriamo insieme la cifra a cui vengono vendute le famose chiacchiere del maestro Iginio Massari.
Un nome, una garanzia
Il nome di Iginio Massari non ha bisogno certo di presentazioni. Si tratta di uno dei pasticcieri più famosi d’Italia. Secondo Gambero Rosso che ha consegnato al maestro le Tre Torte d’Oro, Massari è il migliore pasticciere del nostro Paese. I prodotti dolciari firmati dal maestro sono davvero numerosi e vanno subito a ruba, nonostante i prezzi non popolari e alla portata di tutti.
Si va dalla piccola pasticceria che viene venduta a 55 euro al kg ai panettoni e colombe venduti mediamente a 40 euro al kg, dalle torte 70 euro al kg fino ai dolci monoporzioni venduti 9 euro. Ma quanto costano le famose chiacchiere di Carnevale?
Il prezzo delle chiacchiere di Iginio Massari
Le chiacchiere vengono chiamati dal maestro lattughe. Infatti è solito dire ai suoi cliente la frase “Una lattuga tira l’altra“. Questo termine è tipicamente bresciano e viene usato dal pasticciere per chiamare il più famoso tra i dolci di Carnevale. Le sue lattughe sono sottilissime e buonissime. Al palato sembra di toccare il cielo con un dito. Ciò che però fa tornare con i piedi per terra è sicuramente il prezzo, non alla portata di tutti, anzi alla portata di pochi eletti.
Rispetto ai competitor, ovvero altre pasticcerie famose o storiche del bresciano o altre pasticcerie note d’Italia, le chiacchiere del maestro bresciano vengono vendute praticamente il doppio o quasi. Si trovano chiacchiere da Panzera a 50 euro al kg e alla Pasticceria Martesana a 40 euro al kg.
Iginio Massari, invece, nelle sue innumerevoli sedi sparse in giro per la penisola, vende le chiacchiere a 80 euro al kg. 1 kg di dolci fritti, fatti con ingredienti semplici ed economici (non sono usati ingredienti costosi o pregiati) sono vendute come due bistecche di Tomahawk o una pizzata per 6 persone (birra inclusa) o come il prezzo a persona di una cena da un ristorante stellato (1 stella).
Vale la pena spendere quasi 100 euro per un kg di frappe, bugie o lattughe come volete chiamarle? Ai consumatori l’ardua sentenza. Non vi resta che comprarle e assaggiarle e trarre la vostra valutazione.