Possono essere mangiate crude o cotte, arricchiscono insalate e sono eccezionali come condimento, ma possono essere consumate stufate, gratinate, in padella, all’interno di zuppe, minestre e in torte salate. Le cipolle sono ortaggi che hanno davvero mille usi, ma in tanti si domandano se con la buccia sia possibile realizzare qualcosa o, se semplicemente, si tratta di materiale di scarto, da buttare…
In effetti, troppo spesso succede che alcuni prodotti che possono reinvestiti e impiegati in altri usi, vengano buttati. Per questo nasce la curiosità di scoprire l’eventuale destinazione di alcuni elementi vegetali che, solitamente, consideriamo scarti. L’utilizzo di questi ultimi non solo evita lo spreco alimentare, costituisce anche un risparmio di spesa e una riduzione di rifiuti immessi nell’ambiente.
Tornando, in particolare, alle bucce di cipolla, buttarle sarebbe davvero uno spreco, soprattutto poiché hanno nutrienti importanti, visto che sono ricche di fibre, antiossidanti e anche vitamine, sia A, sia C che E. Gli sono stati riconosciuti vari effetti benefici, tra i quali: la regolazione del metabolismo, la capacità di abbassare la glicemia e anche qualità depurative soprattutto a livello intestinale. Insomma, sono tante le ragioni per smettere semplicemente di metterle nel cestino dei rifiuti e, invece, decidere di destinarle al consumo alimentare. Resta solo il dubbio di quale possa essere il reimpiego delle bucce di cipolla in cucina.
In pochi sanno che proprio con questo elemento di scarto è possibile realizzare una polvere ottima come condimento per varie pietanze. Basta lavare con cura le bucce, asciugarle con un panno e lasciarle essiccare, processo quest’ultimo che richiede l’esposizione al sole, l’utilizzo di un essiccatore o molto più facilmente cuocendole in forno.
Una volta essiccate occorre frullarle per ottenere la polvere che sarà preziosa per condire vari piatti: bruschette, insalate, verdure, zuppe, minestre, brodi e tante altre pietanze delle quali esaltano il sapore. Se qualcuno se lo sta chiedendo, non occorre una particolare varietà di cipolla per realizzare questo condimento, vanno bene le cipolle bianche, così come quelle dorate e, non di meno, quelle rosse.
Resta fondamentale la conservazione della polvere realizzata, in quanto, perché duri a lungo, deve essere riposta in un barattolo di vetro sterile in un luogo fresco e asciutto, ovviamente, non avendo conservati, meglio se consumata entro qualche mese dalla sua produzione. Scoperto questo piccolo segreto, da oggi in poi saranno tante le persone che eviteranno di buttare le bucce di cipolle e decideranno di riusarle in cucina.