Capita piuttosto spesso di dover chiarmare un idraulico per risolvere un problema molto fastidioso: quello dello scarico del lavandino otturato. Per evitare il problema bisogna agire d’anticipo, prevenendolo. È per questo che oggi vi metteremo in guardia su cosa evitare di far scivolare giù per lo scarico rischiando di intasarlo.
Vi è mai capitato che nel bel mezzo di una cena con tanti ospiti si otturasse il lavandino? Se la risposta è “Sì” allora siete sull’articolo giusto per evitare che il problema si ripresenti. Il mix di sostanze che finisce nel nostro lavello della cucina, può essere micidiale e causare una vera e propria otturazione. In questo caso si rende necessario l’intervento di un idraulico, il quale per un intervento urgente arriva a chiedere dai 50 agli 80 euro.
Un buon rimedio è quello di mettere un filtro sul tappo di scarico, in modo da trattenere lo sporco. In commercio si trovano modelli che si adattano a qualsiasi tipo di tappo. Possiamo trovarli di vari materiali, plastica, acciaio e anche in silicone con effetto ventosa. Ci sono anche le varianti con fori larghi o stretti, in grado di fermare qualsiasi residuo.
7 cose da non buttare mai nello scarico del lavandino
Ci sono cose che non dovrebbero mai finire nello scarico del lavandino. In primo luogo, per evitare problemi, è necessario mantenere puliti i tubi di scarico, effettuando un lavaggio fai da te. Per preservare la formazione del calcare lungo le pareti. La soluzione più adatta sia perché economica, sia perché salvaguardia le tubature, è quella con aceto e bicarbonato.
Basta versare qualche cucchiaio di bicarbonato nello scarico e subito dopo 1 tazza di aceto, (meglio se caldo) chiudere con il tappo e lasciare agire la schiuma.
Dopo circa 20 minuti aprire e versare acqua bollente. In questo modo gli scarichi rimarranno puliti, di conseguenza le piccole quantità di cibo non saranno ostacolati dalle incrostazioni. Resta il fatto che determinati avanzi creano ingorghi e bisogna necessariamente fare attenzione a non farli finire nel lavandino. A tal proposito vi segnaliamo almeno 7 cose a cui fare particolarmente attenzione.
Lavandino a rischio otturazione: cosa evitare
In primis gli idraulici sconsigliano vivamente di buttare i fondi di caffè nel lavandino, sarebbe tra le cause più comuni di ostruzioni. Meglio tenerli da parte e usarli come fertilizzante. Altro rifiuto che si tende a buttare nel lavello di cucina, sono i gusci delle uova.
I loro bordi affilati tendono a raccogliere e trattenere altre cose otturando i tubi. Passiamo ai condimenti: tutto ciò che è olio, grasso, strutto, bisogna gettarlo nei rifiuti organici, compreso la maionese. Tutte queste cose untuose possono causare problemi, incollandosi pian piano alle tubazioni, facendole ostruire.
Anche un altro ingrediente genera un simile effetto, parliamo della farina. Se si ha la cattiva abitudine di sbarazzarsi della farina avanzata nel lavandino, è assolutamente da evitare.
La farina tende a coagularsi e ad attaccarsi alle pareti dei tubi, intrappolando altri resti di cibo. Anche con cose diverse dal cibo è possibile bloccare lo scarico. Infatti, può capitare di trovare nelle tubature quei piccoli bollini con cui si etichetta la frutta. Non sono biodegradabili e possono bloccarsi tra i tubi.
Poi ci sono resti di cibo che, a contatto con l’acqua aumenta il suo volume, creando un vero ostacolo all’acqua corrente. Cibo come mollica di pane, pasta, riso, stando in ammollo si “gonfiano” e diventano collosi, in quanto fatti di farina, se cadono accidentalmente più volte nel lavandino formeranno a lungo andare un tappo che fermerà altri avanzi.
Agenti chimici da evitare nei lavandini nello scarico del lavandino
Non sempre è solo cibo che va a danneggiare gli scarichi. Avete mai pensato che fine fanno tutti i detergenti chimici che usiamo per la pulizia della casa?
Tanti prodotti che si usano per le faccende di casa, contengono agenti antibatterici e fosfati, tali sostanze non vengono smaltite negli impianti per il trattamento dell’acqua potabile. Questo porta ad avere gravi problemi, in quanto risultano pericolose per l’ecosistema.
Come si dice in questi casi: prevenire è meglio che curare!