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Food & Drinks - Ricette

Le 6 curiosità sul cioccolato che forse non conoscete

Scopriamo insieme sei curiosità sul cioccolato che, probabilmente, non conoscete ancora. Siete pronti ad immergervi in queste chicche al cacao?

Il cioccolato, croce e delizia per ognuno di noi: buono, declinato in tantissime varietà e, soprattutto, amato da grandi e bambini. È un alimento ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, la cui storia è attraversata da diverse curiosità che, forse, alcuni di voi non conoscono. Scopriamole insieme.

Cioccolato: l’origine di questo termine

Nel corso del tempo, si è dibattuto molto sull’origine del termine cioccolato. In sostanza, sono state elaborate due ipotesi che si ricollegano alla creazione di questo vocabolo.

La prima, infatti, si riconduce, direttamente, alla popolazione dei Maya e alla loro lingua: cioccolato, infatti, sarebbe l’unione di due parole, ossia “chocol“, ossia “caldo” e “atl“, che significa “radice di acqua“.

Cioccolato – Wineandfoodtour.it

La seconda ipotesi, invece, ricollega la nascita di questo termine al nome del dio azteco Quetzalcoatl, che, secondo quanto apprendiamo dalla leggenda ad esso connessa, pare che fu lui stesso a far conoscere il cioccolato agli uomini.

Utilizzato nei riti sacri dei Maya

Da come possiamo dedurre, dunque, il cioccolato esisteva già all’epoca dei Maya, utilizzato, dapprima, dalla popolazione degli Olmechi.

Cioccolato assortito – Wineandfoodtour.it

I Maya, poi, iniziarono a utilizzarne i semi per diverse occasioni. In particolare, la cioccolata era utilizzata nei riti sacri, da sacerdoti, esponenti della nobiltà e re.

In questi casi, la cioccolata era assunta sotto forma di bevanda priva di zuccheri la quale, però, veniva sottoposta a un processo di aromatizzazione con diverse spezie, tra le quali c’era anche il peperoncino.

L’invenzione delle prime tavolette di cioccolato

Nel 1847, in Inghilterra, Joseph Fry cominciò a produrre tavolette di cioccolato in serie, vendute a prezzi accessibili, non solo ai nobili, ma anche alla popolazione meno abbiente.

D’altronde, fino ai primi anni dell’Ottocento, la cioccolata era esclusivamente consumata in forma liquida e, le prime tavolette di cioccolata furono destinate, principalmente, alle famiglie ricche, considerando anche il costo di vendita.

Tali tavolette di cioccolato erano realizzate con pasta, burro, zucchero, con l’aggiunta di diversi aromi.

Amico dell’intelligenza

Sarebbe un alimento, inoltre, collegato anche all’intelligenza delle persone. Quantomeno lo afferma uno studio condotto dal New England Journal of Medicine, pubblicato nel 2012.

In questa ricerca, infatti, si afferma che c’è una maggiore presenza di premi Nobel nei Paesi nei quali il consumo di questo prodotto è più elevato.

Pertanto, secondo questa ipotesi, il cacao e i suoi derivati stimolerebbero le capacità intellettuali, nonché la concentrazione. Inoltre, incrementerebbe anche i livelli di energia del corpo, svolgendo, nel contempo, anche una funzione benefica per il cuore.

Aiuta a perdere peso

Può sembrare strano, ma pare che questa prelibatezza possa essere un ottimo alleato della linea. Questo dettaglio emerso in analisi condotta in Germania, presentata dall’International Archive of Medicine.

Stando a questo studio, dunque, se si mangiano, ogni giorno, 42 grammi di cioccolato nero, con almeno l’81% di cacao, si può arrivare a perdere il 10% di peso in più rispetto a quello che si perderebbe, in sostanza, con una dieta tradizionale.

Contrasta la depressione

Molti studi, infine, affermano che il cioccolato può essere considerato un vero e proprio antidepressivo naturale, grazie al suo aroma inconfondibile che permette di migliorare l’umore.

Ciò sarebbe possibile grazie al fatto che il cioccolato contiene diverse sostanze, tra le quali possiamo annoverare il triptofano e la teobromina.

Ragazza mangia cioccolato – Wineandfoodtour.it

Queste ultime, nei fatti, stimolerebbero la produzione di endorfine e, di conseguenza, della serotonina che, come molti sapranno, è l’ormone della felicità.

Il buonumore, dunque, può derivare, semplicemente, da un pezzetto di cioccolato. Non vi resta che addentarne un po’ e scacciare via la tristezza e il malessere con la sua inimitabile dolcezza.

Daniela Caruso

Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione alla triennale e in Comunicazione Pubblica Sociale e Politica alla magistrale. Da anni, lavoro nel mondo digitale e nell'editoria online. Sono appassionata di viaggi, tecnologia, disegno, manga ed anime, ma anche di lettura e scrittura.