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Le 10 città dove si mangia meglio al mondo: la classifica di TasteAtlas

Con lo slogan “Travel global, eat local“, TasteAtlas ha rivelato l’attesissima classifica annuale delle migliori città dove si mangia meglio, selezionandone 100 fra le oltre 16.600 presenti nel suo database.

TasteAtlas è un vero e proprio atlante globale che racchiude piatti tradizionali, specialità locali e ristoranti genuini. Al di là delle sole destinazioni culinarie e percorsi tematici, il sito vanta una raccolta di 10.936 piatti (comprensivi di ricette) da ogni angolo del mondo, 6.134 ingredienti tipici, 23.792 indirizzi e una comunità di 50.362 appassionati culinari che esprimono le loro preferenze. Scopriamo, dunque, insieme la classifica delle 10 città nelle quali si mangia meglio, all’interno della ricca lista stilata dal sito.

La classifica globale delle città dove si mangia al meglio: la regina della prima posizione

Per il 2023/24, basandosi su 271.819 voti espressi utenti, sono state identificate le 100 città con le valutazioni medie più elevate per quel che concerne i piatti tipici regionali e nazionali più diffusi.

L’Italia – come si può facilmente intuire – si distingue in questa classifica, occupando i primi posti della stessa, anche se con scelte alquanto inaspettate.

Carbonara romana- wineandfoodtour.it

Al primo posto, troviamo Roma: la Capitale, grazie a piatti come cacio e pepe, gricia e carbonara, si aggiudica il primo posto. L’offerta gastronomica si arricchisce con l’amatriciana, le puntarelle e i carciofi alla giudía.

Le trattorie nascoste nei vicoli di Trastevere o i locali vivaci del Testaccio, ex sede del mattatoio cittadino e ora cuore pulsante della cucina romana, offrono specialità come la coratella, la trippa alla romana e la coda alla vaccinara.

Per gli amanti dello street food, una passeggiata in zona Campo de’ Fiori o largo dei Librari dà l’opportunità di assaggiare delizie locali come supplì, crocchette di baccalà, pizza al taglio e, per concludere, i dolcissimi maritozzi con panna.

Le città al secondo, terzo, quarto e quinto posto

Al secondo posto, poi, troviamo Bologna, caratterizzata da una cucina variegata, che fa leva su piatti tipici come i tortellini, la mortadella, il ragù e le lasagne, piatti ai quali si affiancano pasta fresca e salumi, accompagnati spesso da tigelle e gnocco fritto.

Al terzo posto, troviamo Napoli, la cui cultura culinaria non si limita solo alla pizza, in quanto, a questa, si affiancano piatti di mare come il polpo alla Luciana e primi piatti tradizionali come pasta e fagioli o il sartù di riso. Per quanto riguarda i dolci, il capoluogo campano si distingue per babà, zeppole, sfogliatelle, pastiera e struffoli.

Pizza (Pixabay) – Wineandfoodtour.it

Al quarto posto, troviamo Vienna, la cui tradizione culinaria è stata influenzata dalle cucine boema, ungherese ed ebraica: il suo punto di forza è la famosa torta Sacher ma anche lo stesso Wiener Schnitzel, cotoletta simile a quella milanese italiana. Altrettanto degno di nota è il Tafelspitz, manzo bollito, servito con salsa di erba cipollina, patate arrosto, mela e cren.

Al quinto posto della classifica, c’è Tokyo con piatti tradizionali giapponesi, come le monjayaki, il riso e le vongole alla Fukagawa, nonché la zuppa di Yanagawa.

Dal sesto al all’ottavo, ecco le città dove si mangia meglio

Al sesto posto, troviamo Osaka, nota come la “capitale della buona tavola” giapponese: conosciuta La città è rinomata per l’Okonomiyaki, una frittata a base di cavolo e per i Takoyaki, polpette di polpo.

Al settimo posto, troviamo Hong Kong, che è caratterizzata da cucina che funge da mix di tradizioni cantonesi, hakka, Hu e giapponesi, che si fondono a influenze occidentali. Tra i piatti da provare ci sono i noodles, i wonton e la zuppa di pinne di squalo.

All’ottavo posto, poi, troviamo Torino, famosa per i suoi caffè storici, il cioccolato e l’aperitivo, un rituale che include grissini, pizza al tegamino e una varietà di dolci come gianduiotti, amaretti e bonèt.

Le due città che chiudono la top 10

Al nono, invece, c’è Gaziantep, città turca, definita la capitale mondiale del pistacchio, è nota per il suo baklava e una varietà di piatti che spaziano dal dolce al salato, compresi il katmer e l’Alinazik kebab, un piatto di carne su un letto di crema di melanzane.

Al decimo posto, infine, troviamo Bandung, soprannominata la “Parigi di Giava”, nella quale è possibile assaggiare i Batagor, gnocchi di pesce fritto con salsa di arachidi e il bandrek, una bevanda allo zenzero e zucchero di palma.

Daniela Caruso

Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione alla triennale e in Comunicazione Pubblica Sociale e Politica alla magistrale. Da anni, lavoro nel mondo digitale e nell'editoria online. Sono appassionata di viaggi, tecnologia, disegno, manga ed anime, ma anche di lettura e scrittura.