Un tempo, la frutta e la verdura avevano un aspetto decisamente diverso, rispetto a quello assunto ai giorni nostri.
Forse, nella maggior parte dei casi, diamo per scontato che la frutta e la verdura abbiano, da sempre, l’aspetto che possiamo constatare oggi: in realtà, però, le cose stanno diversamente. C’è da dire, infatti, che tali cibi, un tempo, assumevano un aspetto del tutto diverso, rispetto a quello odierno. Scopriamo, dunque, insieme le differenze dei principali frutti e verdure che ancora si servono in tavola.
Frutta e verdura, un tempo avevano un aspetto diverso
In passato, sia la frutta che la verdura aveva un aspetto diverso, rispetto a quello che mostrano oggi. Nel corso dei secoli, infatti, l’uomo ha, in sostanza, modificato l’aspetto delle piante attraverso di diverse tecniche legate all’agricoltura, ottenendo, nei fatti, delle caratteristiche specifiche e inedite, attraverso quello che è stato definito l’incrocio di più varietà.
uno dei frutti che, nel corso del tempo, cambiato il proprio aspetto è l’anguria: in un primo momento, infatti, aveva una polpa sostanzialmente bianca, grandi semi e delle scorze molto spesse. La polpa, inoltre, era suddivisa in sei porzioni triangolari. Nel corso del tempo, dunque, grazie agli incroci, le stesse diventarono sempre più succose e rosse e i semi ancora più piccoli.
Passiamo, poi, l’avocado e i quali, in passato, avevano delle dimensioni molto più ridotte, duravano di meno, in quanto marcivano in breve tempo ed avevano un nocciolo molto grande e poca polpa.
Carote, banane, pomodori e non solo
C’è da dire, inoltre, anche le carote non sono sempre state arancioni, in quanto, fino al X secolo, consistevano in radici sottili di colore fondamentalmente biancastro, anche se, nel corso del tempo, gli agricoltori selezionarono le varianti che oscillavano dal giallo al viola e, l’arancione, in sostanza, fu ottenuto nel momento in cui si decise di attuatare una mutazione genetica in Olanda nel XVII secolo, per onorare i reali d’Orange.
Anche le banane, un aspetto diverso, rispetto a quello che mostrano ai giorni nostri: tale frutto, inoltre, aveva dei grossi semi ed era meno cremoso. Fu solo intorno agli anni 50 che la banana ottenne una certa popolarità, soprattutto grazie alla varietà Gros Michel.
C’è anche da dire qualcosa sui pomodori, i quali, in un primo momento, avevano dimensioni molto più ridotte che potrebbero essere paragonate a quelle che assumono delle bacche selvatiche: la selezione, poi, permise anche a questo ortaggio di crescere e di diventare più grosso.
Anche le pesche sono diventate più grosse, tant’è che dal 4000 a.C. sono aumentate 16 volte tanto. Inoltre, bisogna anche parlare delle melanzane che, in passato, erano declinate in molte più dimensioni, forme ma anche in colori differenti. Anche il sapore dei cetrioli è cambiato nel corso del tempo, in quanto è stato reso meno amaro.
Infine, anche le prugne hanno cambiato la propria dimensione, in quanto, in antichità, avevano la forma che assume, in sostanza, l’uva moderna.