Nella città di Cortenova in Italia, vicino al Lago di Como, si trova la villa abbandonata più grande e spaventosa d’Italia Villa di Vecchi. Si tratta di una villa abbandonata in mezzo alla natura che si dice, sia infestata dai fantasmi. Scopriamo insieme la storia di questo posto che si dice essere il più spaventoso di tutta la penisola.
Villa di Vecchi: la storia della villa più spaventosa d’Italia
Costruita nel 1858 dall’architetto Alessandro Sidoli la villa era, in origine, un’opera sfarzosa di grande pregio architettonico. Oggi deturpata da vandali la villa custodisce antichi misteri e terrificanti segreti. Felix de Vecchi, nobile ed eroe di guerra decorato al valor militare decise di far costruire per la sua famiglia una dimora in cui potessero trovare pace e riposo lui ed i suoi famigliari.
Decise così di dare mandato all’architetto Sidoli affinché realizzasse un’opera di grande pregio su un parco di 130 mila metri quadrati.
Chiaramente ispirata all’arte orientale, grande passione del nobile milanese, l’opera, che comprende due piani, un seminterrato dedicato alla cucina più un terzo piano mai ultimato, dova avrebbe dovuto trovare poste un osservatorio astronomico, è costata al nobile oltre 44.063 lire. La villa, vero e proprio gioiello architettonico è stata negli anni oggetto di numerosi attacchi vandalistici motivo per il quale, Comune, Provincia e Sovraintendenza ai Beni Culturali hanno più volte discusso sul recupero della stessa senza però giungere ad un accordo.
Nel 2012 persino il FAI – Fondo Ambiente Italiano – si è mobilitato per cercare di recuperare la villa e renderla luogo di visita e recuperarne le bellezze. Tuttavia, anche a causa dell’elevato costo di recupero, stimato in sei milioni di euro, il progetto del FAI fallì.
Perché Villa de Vecchi è considerata la villa abbandonata più grande e spaventosa in Italia
Il motivo per il quale la Villa de Vecchi è considerata la villa abbandonata più spaventosa d’Italia è legata ad una leggenda. Un giorno il conte De Vecchi, di ritorno da una passeggiata nel bosco, trovò la moglie brutalmente assassinata e la piccola figlia scomparsa. Disperato per l’accaduto abbandonò la villa che, nel giro di poco tempo, divenne un luogo maledetto.
Più persone negli anni si sono recate nell’edificio e tra questi c’è chi giura di aver sentito il lamento di una donna provenire da una delle finestre e chi invece giura di aver udito il suono di un piano. Altri racconti asseriscono che la fontana, fatta costruire per adornare il centro del parco, abbia zampillato di sangue.
Agli inizi degli anni 20 è stato Aleister Crowley, ritenuto uno dei massimi esperti del satanismo mondiale, ha confermato la presenza di spiriti maligni all’interno della villa affibbiando alla villa la reputazione di “Ghost Mansion” o “Red House” o ancora “The Houese of Witches”. Nel 1920 infatti l’oculista Crowley trascorse alcune notti a Villa de Vecchi, confermando la presenza di voci diffuse legate a orge rituali e pratiche sacrificali animali e forse anche umane.
Dal 1960 la priorità è stata lasciata completamente disabitata.
I ricordi discordanti del custode Negri: i De Vecchi morti di morte naturale
A difendere la reputazione della Villa ed il ricordo della famiglia De Vecchi ci pensa Giuseppe Negri, figlio di Antonio, erede dell’ultimo custode della Villa che ne gestì le sorti fino al 1960, quando fu definitivamente abbandonata. Secondo i suoi racconti la famiglia De Vecchi non subì alcun tipo di violenza ed anzi, il conte e la moglie morirono di morte naturale del ‘38. Durante la Guerra Mondiale la Villa divenne casa di alcuni sfollati fino a quando, nel 1959, la acquistarono i Medici di Marignano che ne detennero la proprietà fino agli anni ‘80 quando alcune famiglie di imprenditori locali ne acquisirono la proprietà.
Di fronte a questa testimonianza del Sig. Neri certamente ci si pone qualche domanda se la villa sia stata realmente il regno di fantasmi e riti satanici. Quel che è certo è che da oltre 30 anni la Villa è completamente abbandonata e saccheggiata.