Avete mai sentito parlare dell’acqua di San Giovanni e del suo potere benefico e portafortuna? Se volete conoscere la tradizione popolare legata a quest’acqua e alla notte dedicata a San Giovanni, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo.
Che cos’è l’acqua di San Giovanni?
Probabilmente leggendo quest’articolo in preda alla curiosità vi starete chiedendo che cos’è l’acqua chiamata di San Giovanni. Si tratta di una particolare miscela fatta di specifici fiori e piante da preparare solo ed esclusivamente nella magica notte dedicata al Santo, ovvero nella notte tra il 23 e il 24 giugno.
Questo antichissimo rito propiziatorio si perde nella notte dei tempi e viene usato per portare benessere, fortuna e prosperità a chi lo compie nella notte di San Giovanni.
Il solstizio d’estate è da sempre considerato un momento propizio per fare rituali, incantesimi e legami. Nei tempi antichi l’acqua di San Antonio veniva usata per allontanare calamità naturali, carestie e pestilenze e per favorire un ricco raccolto estivo.
L’ingrediente speciale della miscela di erbe e piante è la rugiada, elemento lunare e femminile. L’acqua di San Giovanni viene esposta per tutta la notte per assorbire il potere magico della notte del Santo e il giorno seguente viene usata come acqua benedetta per esseri umani o animali domestici.
La Notte di San Giovanni e l’acqua magica
Il potere dell’acqua del Santo non deriva tanto dal mix di erbe e piante scelte per il rito propiziatorio, quanto piuttosto dal giorno (o meglio dalla notte) scelta per effettuare il rito: la notte del Santo. Si tratta di un giorno molto speciale, perché è il giorno più lungo dell’anno con il minor numero di ore buie (ovvero con la notte più breve).
Il rito nell’antichità consisteva nell’accendere un grande falò e raccogliere la rugiada al calar del Sole. Le erbe vanno raccolte direttamente al crepuscolo e la rugiada lunare aumenta il potere del mix di erbe preparato per il rito magico.
Secondo la credenza popolare, durante la notte di San Giovanni è facile incontrare creature fatate ed esseri magici che vagano nei boschi o nei campi. Durante questa nottata poi sorge un fiore speciale d’oro della pianta di felce e chi riesce a coglierlo avrà tanta fortuna, benessere e salute.
La notte di San Giovanni è festeggiata non solo in Italia, ma anche in Spagna, Regno Unito, Norvegia, Svezia e Finlandia.
Nella tradizione celtica si pensava che nella notte tra il 23 e il 24 giugno si riunissero le streghe per i sabba. Il 24 giugno è anche noto per essere una data molto fortunata per i matrimoni.
Durante l’epoca romana i Barbari erano soliti accendere i fuochi sacri durante la notte di San Giovanni (ecco perché è anche nota come la “notte dei mille fuochi”).
Come è fatta l’acqua di San Giovanni?
Non c’è una precisa indicazione sulla composizione esatta di questa acqua magica. Le erbe spontanee vanno raccolte dopo il tramonto del sole il 23 giugno e sono:
- lavanda;
- papavero;
- iperico;
- fiordaliso;
- sambuco;
- camomilla;
- malva;
- finocchio selvatico.
Durante la notte vengono bruciate le erbe raccolte l’anno precedente, dopo essere state essiccate e si raccolgono nuove erbe da usare nel rito l’anno seguente.