Sapevate che la tomba di Dracula esiste davvero e si trova a Napoli? La tomba del celebre conte Vlad III, secondo alcuni studiosi, si trova nel centro storico del capoluogo campano, più precisamente nel Complesso di Santa Maria La Nova. Si tratterebbe di un sarcofago la cui lapide funeraria presenta sia iscrizioni che disegni riconducibili al mitico personaggio storico che ha ispirato la fantasia e la penna dello scrittore Bram Stoker. Dunque il corpo decapitato del famigerato e spietato conte Vlad III non giace in una tomba a Bucarest, bensì nel piccolo chiostro di una chiesa napoletana. Siete curiosi di saperne di più? Perché Dracula fu sepolto a Napoli? Scopriamolo insieme.
Gli scettici potrebbe dire che è impossibile che la tomba di Vlad III si trovi in Italia, ancor meno a Napoli, poiché non esiste alcuna connessione possibile tra il sanguinario conte detto l’Impalatore e la città di Pulcinella. In realtà il collegamento c’è e l’anello che unisce la figura che ha ispirato il vampiro più famoso di sempre e Napoli è una bambina. Pare infatti che l’unica figlia del conte sia scampata alle persecuzioni dei Turchi e abbia trovato rifugio presso la corte del Re Ferdinando I.
Per non scoraggiare futuri pretendenti, le fu cambiato nome. La bambina portò con sé nella sua nuova casa, ovvero la città di Napoli, le spoglie mortali del padre Vlad III. Sappiamo solo che nacque in Transilvania nel 1431 e morì a Napoli. Il suo nome fu cambiato in Maria e sposò un nobile partenopeo appartenente alla famiglia dei Ferrillo. Non a caso il sepolcro all’interno della Chiesa di Santa Maria La Nova appartiene a Matteo Ferrillo.
Gli studiosi hanno decifrato le incisioni e i simboli presenti sulla lapide nel sepolcro nel piccolo chiostro della Chiesa di Santa Maria La Nova a Napoli. Si nota più volte il nome Blad (che si legge Vlad) e c’è il simbolo dell’elmo di un cavaliere con una testa di drago. Sappiamo per certo che Dracula apparteneva all’Ordine del Dragone. La tomba è databile al XV secolo e quindi la datazione è giusta.
Si nota anche due sfingi contrapposte che subito ci richiamano a Tebe e dunque al nome completo del conte, ovvero Vlad Tepes. C’è anche uno stemma con due delfini che ricorda lo stemma della regione della Dobruja, una parte della Romania vicino alla Valacchia, governata da Dracula.
Inoltre ad avvalorare la tesi c’è anche la scoperta che nel presunto luogo di sepoltura di Dracula a Bucarest ci sono ossa di animali e non umane. Il mistero senza dubbio si infittisce.