Erice, Buseto Palizzolo, Custonaci, Valderice, Castellamare. Per chi non avesse ancora colto gli indizi ci troviamo nella zona a nord ovest della Sicilia, in quel fazzoletto di terreno che comprende anche San Vito lo Capo e il capoluogo di provincia Trapani. Una zona che negli ultimi tempi ha conosciuto un importante sviluppo sul piano turistico, per una serie di ragioni. Il principale traino è senz’altro il mare, con le splendide località balneari della Riserva dello Zingaro, Scopello e San vito lo Capo.
Spiagge incantevoli colline che degradano verso il mare con vitigni autoctoni
Le spiagge più belle della Sicilia e il suo mare cristallino attirano visitatori da ogni parte d’Europa, ma il merito della crescita di questo territorio è da ascrivere anche ad altri fattori. Sono migliorate le infrastrutture e i servizi, aspetto da sempre piuttosto carente in Sicilia. E poi sono state messe al centro tante altre attività, oltre a quelle legate solo al mare, di pregevole fattura. Di fatto si è sviluppata una rete che ha portato queste località a spiccare anche sul piano dell’enogastronomia e delle tradizioni popolari, due autentici fiori all’occhiello per la Sicilia, ed elementi da considerare in stretta connessione con il turismo.
E non solo. La provincia di Trapani custodisce delle vere e proprie perle dal punto di vista artistico e architettonico, grazie alla forte impronta barocca che si può riscontrare da queste parti. Così nel 2005 è nata l’idea di creare un percorso enogastronomico che abbracci tutte queste località.
Ci riferiamo a “La strada del vino e dei sapori Erice doc”, che parte dalla cittadina di Erice per poi attraversare i comuni che abbiamo citato all’inizio di questo articolo. Aderendo a questo percorso i turisti possono visitare, durante la loro permanenza, le cantine e le case vinicole di queste zone, oltre ad agritursimi e altre strutture d’eccellenza dove poter gustare tutti i piatti tipici della tradizione trapanese e siciliana. Lunghe passeggiate che condurrano i visitatori alla scoperta di centri storici meravigliosi, molto verde e soprattutto ottimi vini e cibo.
Erice, il borgo medievale dal quale si snoda il percorso
Erice è una cittadina medievale di circa 30mila abitanti, molto suggestiva dal punto di vista architettonico e paesaggistico, per via della sua posizione (è arroccata a 750 metri di altezza) che le regala uno splendido affaccio su tutta la vallata trapanese. Un borgo medievale che ha visto le dominazioni fenicie, greche e romane, ognuna delle quali ha contribuito a creare un mix di grande interesse artistico e culturale. Qui “La strada del vino e dei sapori Erice doc” trova il suo naturale approdo, grazie ad una splendida area collinare sulla quale si stagliano i vigneti a circa 4-500 metri di altitudine.
E’ così che il vino qui ha ricevuto il riconoscimento di denominazione di origine controllata: l’unicità del clima, unita alla particolare morfologia di questi luoghi, permette ai vini locali di conservare profumi e sapori davvero autentici. Vino che si può accompagnare ai tanti prodotti locali, tra i quali spiccano l’ottimo olio trapanese, i formaggi, ma anche il cous cous e altre contaminazioni arabeggianti capaci di creare un vasto profluvio di sapori.
Le caratteristiche dei vini doc di Erice
Il vino Erice doc si può trovare nelle diverse varianti di bianco, rosato e rosso, a seconda della produzione. Il bianco ha solitamente un colore giallo paglierino, è molto profumato all’olfatto ed ha un sapore abbastanza deciso. Sauvignon e Chardonnay sono le tipologie da non perdere a nessun costo, ma anche il passito e il moscato vanno per la maggiore da queste parti.
Per quanto riguarda il rosso una menzione va fatta invece per il Nero D’avola (un must in queste zone) e per il Merlot, due vini dal sapore corposo e intenso.
La sicilia è una terra conosciuta per il suo mare, ma nell’entroterra si nascondono tesori sconosciuti ai più che creano stupore a chi visità questi luoghi misti a leggenda