Andiamo alla scoperta della storia e di qualche curiosità sul mascarpone, famosa crema lombarda utilizzata per preparare il tiramisù.
Il mascarpone, nato nelle verdi valli lombarde, è uno degli ingredienti più conosciuti, a livello mondiale, della cucina italiana: è utilizzato, inoltre, in dolci molto famosi come il tiramisù, ma funge anche da ottimo ingrediente da aggiungere in ricette salate. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questo prodotto squisito.
La storia del mascarpone, la crema lombarda più famosa al mondo
Oggi andremo alla scoperta della storia e di qualche curiosità sul mascarpone, uno dei prodotti più conosciuti della cucina italiana.
Dovete sapere che tale prodotto ha origini molto umili, legate alle cucine rurali della Lombardia: nel corso del tempo, però, è diventato un ingrediente, oseremmo dire gourmet, introdotto nei più raffinati ristoranti internazionali, svelandone i segreti che ne hanno fatto una stella della gastronomia italiana.
Il nome “mascarpone” potrebbe derivare da “mascarpa“, antico formaggio lombardo, o da “mascherpa“, termine dialettale utilizzato per riferirsi alla ricotta.
Anche se mancano documenti precisi che indichino quando tale prodotto ha fatto la sua prima comparsa in cucina, si pensa che il mascarpone sia nato nel XII secolo, frutto dell’ingegnosità dei casari situati tra Lodi e Abbiategrasso.
Nei secoli, il mascarpone è divenuto un ingrediente fondamentale sia per dolci che per piatti salati, anche se, in generale, lo si associa, in primis, al tiramisù. Oggi è celebrato per la sua capacità di arricchire qualsiasi piatto con la sua cremosità e delicatezza.
Come è prodotto questo formaggio
La produzione del mascarpone segue metodi tradizionali, affiancati da elevati standard di qualità. Il processo inizia con la pastorizzazione della panna di vacca di alta qualità, seguita dall’aggiunta di acidificanti tra i quali possiamo annoverare l’acido tartarico, il citrico o l’aceto di vino utili per indurne la coagulazione.
La panna si trasforma lentamente in una crema densa, in un processo che richiede un attento controllo di temperatura e tempo. In seguito, poi, si procede alla filtrazione per eliminare il siero in eccesso ed ottenere la consistenza vellutata tipica del mascarpone.
Il mascarpone artigianale si differenzia, da quello industriale, per l’utilizzo di panna di alta qualità che non ha additivi, che permette, nei fatti, di produrre un formaggio con un sapore unico e naturale. Il mascarpone industriale, invece, prodotto su larga scala, può far leva su stabilizzanti che gli conferiscono un aspetto più uniforme, ma meno caratteristico.
Come si conserva e come utilizzarlo in cucina
È fondamentale consumare il mascarpone fresco, sia che si tratti della versione artigianale che di quella industriale. Dopo l’apertura, deve essere conservato in frigorifero e consumato entro pochi giorni.
La cremosità e il sapore dolce-acidulo del mascarpone lo rendono ideale per tanti piatti e non solo per i dolci, in quanto può essere utilizzato per risotti, gnocchi e anche come alternativa alla besciamella nelle lasagne.
Nei piatti salati, il mascarpone si abbina bene, ad esempio, al salmone affumicato, ai funghi porcini e alle carni bianche.