Scopriamo insieme la storia dell’aperitivo italiano, un’usanza conosciuta in tutto il mondo. Ecco come è nato.
L’aperitivo è uno dei riti più famosi della nostra nazione, conosciuto in tutto il mondo. Un appuntamento irrinunciabile, da condividere con familiari amici, ma anche con il proprio partner. Anche nel corso della pandemia di Coronavirus, infatti, le aziende, i bar ma anche i locali cittadini si sono organizzati, consegnando cocktail da aperitivo pronti direttamente a domicilio, contribuendo alla creazione di quello che è stato definito happy hour online.
L’aperitivo non è una trovata moderna, bensì un rituale che affonda le proprie origini nella storia più antica.
Secondo quanto possiamo apprendere da fonti storiche, pare che tale abitudine fosse già attuata a partire dal IV secolo a.C., quando il medico greco Ippocrate realizzò un intruglio a base di erbe aromatiche e vino bianco, che fu definito Vinum Hippocratum, dal sapore amarognolo.
La finalità di questa bevanda era curare i pazienti affetti da grave inappetenza. Guardando – infatti – al nome, aperitivo deriva dal latino “aperitivus“, ossia “qualcosa che apre“.
Tale bevanda fertilizzata, prevalentemente, a scopo curativo, fino in epoca medievale, periodo durante il quale arrivò, in sostanza, anche nelle mani degli erboristi esperti.
Il primo liquore da aperitivo, poi, fu realizzato alla fine del Settecento da Antonio Benedetto, gestore di una bottega di bevande alcoliche nella città di Torino. Tale bevanda – denominata Vermouth – fu apprezzata da molti, in particolare da Vittorio Emanuele II.
In generale, prima di cominciare a mangiare, era servito un bicchierino di questa bevanda, al fine di aprire lo stomaco. Era, inoltre, abbinato ai piatti tipici della gastronomia piemontese.
Nel corso del XVIII secolo, iniziano a diffondersi ulteriori bevande che fecero concorrenza al vermouth piemontese:
Dal XX secolo in poi, è nata la moda anglosassone dell’Happy Hour, tra le 18 e le 20: in questo orario, i cocktail sono serviti a un prezzo abbordabile, abbinati a stuzzichini. In Italia, è nata la formula dell’apericena, grazie all’imprenditore Vinicio Valdo.