È definito il purè dell’amicizia: parlamo dell’Aligot, piatto tipico francese che celebra la convivialità in tutte le sue forme.
In un primo momento, l’Aligot fu concepito come piatto per i pellegrini ma oggi, c’è da dire, che è un vero e proprio classico della cucina francese, definito, oltretutto, come il “purè dell’amicizia“, in quanto celebra la convivialità e lo stare in tavola tutti insieme. Nel corso degli anni, inoltre, è diventato un comfort food da consumare in compagnia. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questa particolare pietanza della cucina d’Oltralpe.
A prima vista, potrebbe sembrare un comune purè di patate dalla consistenza cremosa, ma la storia dell’Aligot è molto più strrutturata.
Originario del sud-ovest della Francia, precisamente della regione dell’Alvernia, l’Aligot è un purè che ha alle spalle un passato affascinante.
La versione moderna di questo piatto, amata per il gusto e la morbidezza che lo caratterizzano, nasce da una ricetta antica che va oltre il semplice aspetto gastronomico legato all’atto di cucinare.
In passato, l’aligot era un piatto d’accoglienza, da condividere in un’atmosfera di convivialità, tanto che è stato soprannominato il “purè dell’amicizia“.
L’aligot è una preparazione tradizionale del sud della Francia, che consiste, nei fatti, in un purè cremoso a quale sono aggiunti formaggio, burro, panna e aglio: per questo motivo, ricorda anche la consistenza della fonduta.
La preparazione, anche se, nei fatti, si presenta semplice, richiede una certa cura al fine di ottenere la giusta consistenza, nota come “ruban de l’amitié” o “nastro dell’amicizia“, che si forma quando il purè è prelevato con il cucchiaio.
La storia dell’aligot risale ai monaci del monastero d’Aubrac, che lo preparavano per i pellegrini diretti a Santiago de Compostela.
Il nome stesso deriva dalla richiesta dei pellegrini di avere “qualcosa” da mangiare, espressione che, in seguito, si è trasformata in “aligot” nel dialetto locale.
La ricetta originaria prevedeva l’uso del pane, del brodo e del formaggio toma fresco, ma – nel corso del tempo – è stata rivisitata dalle famiglie contadine della regione, le quali hanno sostituito il pane con le patate, preservando, ad ogni modo, il significato simbolico legato all’amicizia e all’accoglienza.
L’aligot si gusta al meglio servito a mo’ di fonduta, accompagnato da crostini di pane da immergere nel purè bollente: un gesto che simboleggia la convivialità. È delizioso anche abbinato alla carne, soprattutto alla salsiccia, che può essere cotta direttamente nel purè o servita a parte e – poi – aggiunta al piatto.