Il tonno in scatola, una geniale invenzione dei siciliani che, da anni, è servito sulle tavole degli italiani, sia a pranzo che a cena.
Quante volte ti sei affidato a una scatoletta di tonno per preparare un pasto rapido e saporito, sia a pranzo che a cena? Forse non sai che dietro a questa pratica soluzione salva-pranzo e salva-cena, c’è la storia di una delle famiglie siciliane più influenti della fine del diciannovesimo secolo. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità sul tonno in scatola.
Tonno in scatola, un’invenzione siciliana
Come molti di voi saprete, il tonno è in scatola funge da prodotto molto versatile in cucina, che si può consumare senza cottura e anche direttamente dall’imballaggio in cui è contenuto.
È uno degli alimenti portati in tavola, sia a pranzo che a cena, in quanto molto pratico, anche da aggiungere ad altri piatti: insomma, funge da vero e proprio jolly in dispensa, utile anche per preparare cene improvvisate.
La creazione del tonno in scatola si deve alla famiglia Florio, composta da imprenditori di origine calabrese, ma profondamente legati alla Sicilia, i quali, verso la fine del 1800, presentarono il tonno in scatola che funse, in sostanza, da vera e propria rivoluzione nel mercato alimentare.
Un alimento apprezzato sin dall’antichità
Il tonno è, d’altronde, un prezioso dono del mare, consumato dall’uomo sin dall’antichità, sottoposto a specifici metodi di conservazione, anche se la versione in scatola ha rappresentato una invenzione molto ingegnosa.
La tecnica di conservazione in olio extravergine d’oliva era già conosciuta, ma la sfida più grande, in tal senso, era trovare un contenitore che preservasse a lungo la qualità del pesce. Proprio in quel momento, i Florio entrarono in scena, che trovarono il modo per conservare e trasportare il tonno.
I Florio, menzionati anche nella serie televisiva “I Leoni di Sicilia” e nell’omonimo romanzo di Stefania Auci, hanno avuto un ruolo molto importante nella storia economica e culturale della Sicilia per quasi un secolo e mezzo, in quanto innovarono il settore del tonno e anche altri ancora.
L’invenzione della latta per il tonno fu il frutto della collaborazione tra Don Vincenzo Florio e suo figlio Ignazio, i quali, ispirandosi alle tecniche di Nicolas Appert e Bryan Donkin, perfezionarono un metodo di sterilizzazione delle lattine per conservare il tonno. Presentata ufficialmente all’Esposizione Universale del 1891-92, tale invenzione aprì le danze al successo del prodotto in scatola.
I benefici del tonno in scatola
Tale prodotto ha molti benefici per il nostro organismo, in quanto ha molte proteine e Omega 3 in quantità superiore rispetto ad altri prodotti conservati in modo diverso.
Inoltre, tale prodotto è ricco di aminoacidi essenziali, iodio, selenio e micronutrienti, che fanno bene alla tiroide, alla circolazione, al cuore e alla mente. Con il tonno in scatola, infine, possiamo preparare insalate, pasta e polpette al tonno, ma anche frittate e polpettoni.