Cos’è il servizio alla lampada, vera e propria icona della cultura gastronomica degli anni ’80: storia e curiosità.
Inventato in Francia, dove fu ideato – ufficialmente – nel 1895, il servizio alla lampada funse, in sostanza, da simbolo culinario già all’inizio del XX secolo. In Italia, tale pratica fu introdotta da Angelo Paracucchi, pioniere della nostra gastronomia, per poi diventare molto famosa e popolare dal 1974, trasformandosi in una vera e propria mania nei ristoranti di tutto lo Stivale. Scopriamo, dunque, la storia e qualche curiosità sul servizio alla lampada.
Servizio alla lampada, preparazione cult degli anni ’80
Chi ha vissuto gli anni ’80 ricorda il servizio al ristorante come un’esperienza coinvolgente e interattiva, quasi barocca, potremmo dire.
Tra le tecniche più amate, c’era, sicuramente, il servizio alla lampada, noto anche come flambé che prevedeva il completamento della cottura di un piatto direttamente in sala, davanti ai clienti, tramite un carrello.
Tale metodo aveva come obiettivo quello di coinvolgere gli ospiti nella preparazione e a rendere ancora più particolare l’esperienza culinaria mediante uno spettacolo visivo ed olfattivo, grazie alla fiamma che avvolgeva la pietanza.
La flambata nella storia della gastronomia
La storia del servizio alla lampada risale ai tempi antichi: ci sono, infatti, tanti indizi che collocano tale modo di cucinare addirittura fin all’epoca Romana, anche se in forma basilare.
Nel Medioevo, divenne popolare nelle corti europee diventando un vero e proprio simbolo di lusso e raffinatezza. I cuochi flambavano arrosti, pollame e dolci, stupendo gli ospiti con giochi di luce e i profumi.
Il moderno servizio alla lampada è attribuito a Henry Charpentier, maître del Café de Paris a Montecarlo e creatore delle crêpes Suzette nel 1895. Secondo la leggenda, Charpentier servì per caso il futuro re Edoardo VII d’Inghilterra con tale piatto, anche se il racconto è motivo di controversia tra gli storici.
In Italia, Angelo Paracucchi ha avuto un ruolo molto importante nel rendere tale tecnica famosa in tutto il Paese, presentandola, nei fatti, nel 1974 con la creazione degli Spaghetti alla lampada.
Tale piatto, finito al tavolo, diventò un simbolo della sua cucina e della pratica culinaria italiana degli anni successivi. Paracucchi fu anche un innovatore nell’uso dell’olio extravergine e nella riduzione delle cotture del pesce.
Le tipologie di servizio
Esistono due versioni del servizio alla lampada: nel primo, si aggiungono gli ingredienti principali a una salsa e si flambano insieme una volta cotti; nel secondo, gli ingredienti sono cotti e flambati separatamente dalla salsa, che è aggiunta successivamente per evitare shock termici.
Entrambe le tecniche offrono un risultato scenografico che crea un’atmosfera elegante e conviviale, che, nei fatti, rende il pasto un’esperienza che sicuramente non si dimentica, visto che – nel corso della preparazione delle pietanze – la cottura diventa un vero e proprio show dall’effetto “wow”.