Andiamo alla scoperta della spiaggia rossa dell’isola di Hormuz, che – a prima vista – sembra un tappeto di sabbia tempestato di diamanti.
Il mistero del mare rosso sangue dell’Isola di Hormuz è stato finalmente svelato. Un angolo di paradiso, in gran parte ancora non esplorato per bene e, per fortuna, ancora non stressato dal turismo di massa. Scopriamo, dunque, insieme qualche curiosità sulla spiaggia rossa che sembra diamantata.
La spiaggia rossa dell’isola di Hormuz, un tappeto di diamanti
Tra i posti più belli da vedere al mondo, c’è sicuramente l’isola di Hormuz, situata nel Golfo Persico, in Iran. Qui, infatti, le spiagge non hanno la classica sabbia bianca o scura, bensì sono tinte da tonalità molto particolari ed affascinanti che subisco mutamenti con il passare delle stagioni. Anche le acque del mare non hanno il solito colore azzurro o verde, ma sono declinate in una particolare tonalità di rosso rubino.
Guardando gli scatti di Hormuz, pare di trovarsi sul set cinematografico di un film di fantascienza. Tale luogo, infatti, è ancora poco conosciuto e la sua bellezza è rimasta intatta grazie alla scarsa affluenza di turisti. Come potete notare, i paesaggi sono naturali e sembrano quasi appartenere ad un pianeta diverso dalla Terra.
Per questo motivo, dunque, l’isola resta, ad ogni modo, un luogo di straordinaria e rara bellezza, che, certamente, merita un posto d’onore tra i siti più incantevoli del mondo, da visitare almeno una volta nella vita: è, certamente, uno dei luoghi più “instagrammabili” al mondo, che sicuramente vi farà collezionare tanti “like” sui social, visto che è un posto lontano dalle dinamiche prettamente turistiche e connesse al turismo di massa.
Gelack, il minerale utilizzato per realizzare tessuti, cosmetici e ceramiche
L’insolito colore rosso del mare, che ha catturato l’attenzione di molti attraverso video e foto diventati virali, non è sangue, né un fenomeno inspiegabile. La posizione geografica unica dell’isola e la forte presenza di ossido di ferro nel terreno sono responsabili della caratteristica tinta rossastra del paesaggio.
Tale minerale che, nei fatti, è molto abbondante sul posto, è utilizzato per produrre tessuti, cosmetici, vetri e ceramiche: inoltre, si trova anche nelle acque, nelle quali, se ci si immerge, lascia tracce rossastre sulla pelle.
Conosciuto – a livello locale – come Gelack, l’ossido di ferro è utilizzato anche come colorante alimentare o – in alternativa – come spezia.
Anche se è, per così dire, “evaporato” il mistero che aleggiava intorno alla nuance particolare che tinge le spiagge di Hormuz, c’è da dire che, ad ogni modo, questo posto resta ancora meraviglioso e fascinoso. D’altronde, questo posto è davvero unico e particolare, pertanto la bellezza non è intaccata dalle mere spiegazioni scientifiche.