La+pizza+fritta+%C3%A8+donna%3A+storia+di+uno+street+food+partenopeo
wineandfoodtourit
/la-pizza-fritta-e-donna-storia-di-uno-street-food-partenopeo/amp/
Magazine

La pizza fritta è donna: storia di uno street food partenopeo

Avete mai assaggiato la pizza fritta napoletana? L’oro di Napoli, lo street food più amato dai turisti e dai partenopei, ha una storia molto affascinante che merita di essere raccontata. Sin dalla sua invenzione, agli inizi dell’Ottocento, sono state le donne a portare in alto questo prodotto gastronomico, mentre gli uomini si occupano della pizza cotta nel forno a legno. Ecco perché moltissime volte si dice che la pizza fritta è donna, perché ancora oggi sono le donne pizzaiole le regine indiscusse di questo cibo da strada made in Naples. Siete curiosi di scoprire come è nata la pizza fritta? Scopriamolo insieme.

Come è nata la pizza fritta?

Avete mai visto il film con Sophia Loren intitolato “L’Oro di Napoli? La protagonista è una meravigliosa e prorompente pizzaiola che vende pizze fritte “oggi a 8” ovvero con pagamento dopo 8 giorni. Si tratta di una fotografia realistica della Napoli del Dopoguerra, quando le moglie dei pizzaioli, per aiutare i mariti e arrotondare l’economia familiare, iniziano a vendere pizze fritte fuori i bassi (abitazioni tipiche napoletane con affaccio strada).

Storia della pizza fritta- wineandfoodtour.it

Questo street food veniva realizzato dalle mogli dei pizzaioli con l’impasto avanzato delle pizze. Venivano fritte non nell’olio (troppo costoso all’epoca), ma nello strutto. Il ripieno era fatto con prodotti di scarto quali ciccioli di maiale (i cicoli), ricotta e pepe. Oggi accanto a questo gusto tradizionale chiamato “pizza fritta completa”, si può assaggiare a Napoli la variante con prosciutto cotto e ricotta, quella con salame e ricotta oppure quella con polpettine di Scottona o ancora quella dolce con Nutella.

Da Sophia Loren a Isabella de Cham

Accanto al personaggio inventato della pizzaiola interpretata da Sophia Loren nella pellicola di Vittorio De Sica, possiamo ricordare la storia e i nomi di celebri donne pizzaiole realmente esistite a Napoli. Basti pensare a Concettina, nonna di Ciro Oliva oggi titolare di una nota pizzeria nel rione Sanità di Napoli, che vendeva pizze fritte fuori al suo basso e il cui nome oggi riecheggia nell’insegna. Un altro celebre esempio è zia Esterina, zia del famoso Gino Sorbillo, anche lei pizzaiola specializzata nella vendita di questo street food. In suo ricordo il nipote le ha dedicato un format di locali dedicati esclusivamente alla pizza fritta situati non solo a Napoli, ma in giro per l’Italia e per il mondo.

Pizza fritta a Napoli- wineandfoodtour.it

Un volto moderno invece è la pizzaiola Isabella de Cham, vincitrice di premi e dedita all’arte della pizza fritta così come la famosa Teresa Iorio. In un mondo esclusivamente maschile, come quello della pizza, le donne napoletane hanno dimostrato e dimostrano tuttora di essere protagoniste e imprenditrici.

Marianna Somma

“So scrivere senza guardare la tastiera. Ma non so guardare la tastiera senza scrivere". Una storica dell'arte votata al copywriting. Svizzera nella precisione, partenopea nell'approccio positivo alla vita.