Andiamo alla scoperta della pieve dei diavoli con raffigurazioni demoniache ed infernali: dove si trova questa particolare chiesa.
A pochi chilometri da Parma, precisamente sulla via Francigena, c’è una pieve romanica con raffigurazioni demoniache infernali. I diavoli sono impegnati, nei fatti, a punire i peccatori per i vizi capitali, tra i quali c’è l’avarizia, la lussuria e i peccati di gola. Il messaggio che, ai tempi, era diffuso era, dunque, molto chiaro: o righi diritto o finirai dritto all’inferno, attorniato da demoni. Scopriamo, dunque, insieme qualche curiosità su questa particolare chiesa.
La pieve di Fornovo è situata a pochi chilometri da Parma lungo la via Francigena: tale struttura ha un ruolo molto importante per quel che concerne i percorsi dei pellegrinaggi che esistevano già in epoca medievale.
Questa chiesa romanica, dedicata a Santa Maria Assunta, è conosciuta per il fatto che è caratterizzata da diverse rappresentazioni artistiche, che mostrano scene di tormento infernale e diavoli.
La struttura della pieve è caratterizzata da una facciata a capanna con murature robuste realizzate in pietra, dove vi sono diverse sculture e bassorilievi. Tra questi, possiamo notare, nei fatti, una lastra sul contrafforte sinistro che mostra due lottatori impegnati in un duello vivido, nonostante l’erosione che ha colpito, in particolare, i volti ha lasciato i corpi molto espressivi, ad ogni modo.
All’interno di una nicchia della pieve si trova una statua acefala di un pellegrino, ricca di dettagli che fanno riferimento al viaggio che compie sul piano religioso. Possiamo notare, infatti, il secchiello per l’acqua, una bisaccia, un sacco e una cintura con cinque chiavi pendenti, simboli del viaggiatore devoto.
Uno degli elementi più impressionanti è la “lastra dell’inferno” posizionata vicino al contrafforte destro. Tale opera, infatti, mostra – con grande dinamismo e veridicità – le pene che si patiscono una volta giunti all’inferno.
Vi sono raffigurati, nello specifico, tre principali tormenti: al centro, infatti, c’è un uomo avaro, torturato da diavoli i quali gli strappano i denti e lo colpiscono con un forziere; sulla destra, invece, troviamo un calderone di pece bollente che racchiude dannati tormentati da demoni; a sinistra, infine, una scena drammatica nella quale sono mostrate le anime che precipitano in bocca ad un enorme drago.
Tali immagini, pur apparendo oggi quasi caricaturali, erano un serio monito per i pellegrini del Medioevo, in quanto ricordavano loro quali fossero le conseguenze del peccato e, al contempo, l’importanza della redenzione. La pieve di Fornovo fungeva – quindi – da luogo di culto, ma anche come spunto di riflessione spirituale profonda per chi percorreva la via Francigena.