La Pavlova è un dolce dedicato all’omonima ballerina alla quale deve il nome. Questa torta si presenta di un colore bianco candido e una coperta di frutti rossi. Le storie che lo riguardano sono discordanti, ma a me piace pensare che la versione romantica sia quella vera. Venite a scoprire con me questo dolce unico ed elegante.
La Pavlova è un dolce ottimo da degustare in qualsiasi stagione. Il suo aspetto ricorda molto una nuvola leggera e soffice con una coperta di frutti rossi. Questa preparazione richiede una lavorazione abbastanza lunga inquanto è composta da una grande meringa croccante fuori e morbida all’interno. La forma della meringa è solitamente quella di un grande cestino che poi andrà riempito con semplice panna montata. Il tutto viene decorato con abbondanti frutti rossi, che le donano un aspetto davvero unico.
Questa torta è ora diffusa in tutto il mondo, ma le sue origini sono contese tra Nuova Zelanda e Australia, dove è un dolce della tradizione, usato molto nel periodo natalizio.
Le origini che riconducono a questo dolce sono sicuramente riconducibili alla bellissima ballerina Anna Pavlova, al quale il dolce deve il nome. Cosa che invece è confusa è l’attribuzione dell’invenzione del dolce. Sembrerebbe essere stata creata da uno chef della Nuova Zelanda nel 1926, ma gli australiani reclamano la stessa creazione nello stesso periodo. Nel 1906 infatti, in Australia si preparava un dolce denominato “Cream cake” che in pratica ha la stessa preparazione della Pavlova.
La versione che più mi affascina e alla quale preferisco credere, è quella che vede lo chef Bert Sachse protagonista. Lo chef lavorava presso l’Esplanade Hotel di Pert, in Australia. Intorno al 1926 la ballerina Anna Pavlova alloggiò in quest’hotel e qui conobbe lo chef, che rimase abbagliato dalla sua bellezza, eleganza e leggiadria. Solo pochi anni dopo la bella ballerina russa, venne a mancare a causa di una brutta polmonite che la colpì dopo un brutto incidente. Era passeggera in un treno che deragliò, la ballerina scese con il suo leggero soprabito e camminò a lungo nella neve per capire cosa fosse accaduto. Questo avvenimento purtroppo la face gravemente ammalare e in seguito morire prima di compiere 50 anni. Lo chef Sachse venne a conoscenza dell’accaduto e decise di dedicarle questo dolce così come lo conosciamo oggi.
La dedica dello chef non è limitata ad un bel dolce, ogni strato infatti avrebbe un significato specifico:
Se questo significato sia reale o solo frutto di una leggenda, nessuno lo sa, ma pensare a questa dedica rende la storia legata a questa torta molto più bella e romantica.
L’espandersi di questo dolce a fatto si che venisse interpretato in modi differenti, cosicché sono nate alcune varianti. Soprattutto nei periodi estivi si tende a sostituire i frutti di bosco con frutta fresca di stagione come: pesche, melone, kiwi, albicocche ecc. La crema viene a volte sostituita con crema pasticcera o crema diplomatica (meta panna e metà crema pasticcera), in questo modo si usano non solo gli albumi, ma anche i tuorli che altrimenti verrebbero scartati. Queste variazioni non variano la bellezza e la delicatezza di questo dolce.
Uso comune è anche creare piccole monoporzioni, poiché nel momento del taglio, la torta Pavlova inevitabilmente si distrugge! Quindi si creano piccoli cestini di meringa e si diminuiscono i tempi di cottura. L’aspetto monoporzione di questo dolce è molto chic e raffinato.