La mela è forse il primo frutto che abbiamo mangiato nella nostra vita. Ma se vi dicessi che in realtà, la mela non è un frutto? Probabilmente questa affermazione lascerà tutti un po’ di stucco. Ma scopriamo insieme cos’è realmente la mela.
La mela non è un frutto
Spesso la mela viene identificata come il frutto simbolo della vita. Basti pensare alla bella addormentata, che venne fatta cadere in un sonno profondo, dopo aver morso una mela. Oppure spesso la mela viene collegata al “frutto proibiti” che Adamo ed Eva mangiarono. Insomma la mela è da sempre conosciuta come frutta, se non proprio come “il frutto per eccellenza”.
Oggi però siamo qui per smentire questa affermazione. La mela non è un vero frutto, ma un falso frutto. In questa categoria in realtà, rientrano parecchi altri “frutti” che conosciamo come tali, ma che in realtà non lo sono. A rientrare in questa categoria ci sono: fico, fragole, pere, ananas e gelsi. Ma perché li chiamiamo falsi frutti?
I frutti
Nel gergo comune si identifica come frutto, qualsiasi struttura nata dal fiore di una pianata. Solitamente si presentano con colori che vanno da varie tonalità di verde a varie sfumature di giallo, arancio e rosso, fino a finire a toni che virano dal rosa al viola al blu. Insomma hanno una vasta gamma di colori e forme, ma in linea di massima tutti i frutti hanno un sapore dolciastro. Per capire però cosa differenzia un frutto da un falso frutto, dobbiamo andare al principio, ovvero alla riproduzione del vegetale stesso.
Quasi tutte le piante presenti sulla terra sono Angiosperme, ovvero sono in possesso di un fiore e un seme protetto. I fiori di queste piante possono essere maschi e femmine e possiedono al loro interno degli organi riproduttivi. I granelli di polline provenienti dal fiore maschio, grazie al vento e ad alcuni insetti, vengono trasferiti nei fiori femminili. Questi a loro volta si uniranno all’ovulo del fiore femminile e daranno il via allo sviluppo del seme.
Il seme a sua volta crescerà formando una nuova pianta. La pianta comunque cerca di proteggere il suo “embrione” (il seme), quindi sviluppa una struttura attorno, dalle sembianze carnose. Questo quindi sarà il nostro famoso “frutto”, che dovrà proteggere e nutrire i semi facilitandone anche la dispersione.
La dolcezza dei frutti non è un caso, questa infatti attira animali di vario genere che mangiandoli, disperdono i semi anche a grandi distanze dalla pianta madre. In cosa si differenziano quindi i veri e i falsi frutti?
Il non frutto
I veri frutti abbiamo detto che nascono a partire dall’ovaio, tutt’intorno ad esso. I falsi frutti invece si sviluppano anche in altre parti del fiore, come ad esempio nel gambo (il ricettacolo). La mela quindi ha il frutto, ma non è la parte che mangiamo, ma quella che scartiamo, ovvero il torsolo. Questo infatti è “frutto” della trasformazione dell’ovaio. La parte che invece solitamente mangiamo, è la trasformazione che ottiene il ricettacolo.
Altro falso frutto simile alla mela è la pera, anch’essa possiede il frutto nel torsolo. Fatto particolarmente interessante è la fragola. I frutti in parole povere, sono coloro che contengono i semi. Nella fragola questi sono gli acheni, ovvero i piccoli puntini gialli sopra di essa.
Quando mangiamo la fragola quindi, non mangiamo 1 frutto, ma tanti piccoli frutti. Lo stesso vale per l’ananas che è formata da più pistilli. Il “falso frutto” più particolare è invece il fico. Esso è infatti un’infiorescenza, cioè un raggruppamento di frutti, più che un frutto singolo. Tutti i piccoli filamenti al suo interno, sono infatti tanti piccoli frutti. Lo stesso vale per il melograno o le more e i gelsi.
Vero frutto o falso frutto, ognuno di essi ha un sapore unico e delizioso di cui non vorremmo mai fare a meno. E voi la conoscevate la differenza tra queste due categorie?