La passata di pomodoro così come la conosciamo oggi, e molto diffusa e possiamo dire quasi alla base della cucina italiana. Non è un caso che la cucina italiana venga spesso raffigurata con un piatto di spaghetti con salsa di pomodoro. Ma vi siete mai chiesti da dove è nata questa preparazione? La leggenda della salsa di pomodoro che la collega ad un filtro d’amore, scopriamo nel dettaglio questa storia.
Il pomodoro di per sé è oggi molto usato sia cotto che crudo nell’alimentazione. Ne esistono tantissime varietà, dai più piccoli ai più grandi, da quelli verdi a quelli più rossi, fino a raggiungere una tonalità molto scura, quasi nera. Proprio per questo il pomodoro, quando vennero scoperto non era visto di buon occhio.
La sua scoperta avvenne in America nel 1540, ma in Europa arrivò qualche hanno più tardi grazie a Ferdinando Cortès. La sua grande somiglianza al frutto di un’altra pianta chiamata la belladonna, rese i pomodori inizialmente mal visti. Il frutto della belladonna infatti se ingerito, provocare gravi danni. Gli effetti meno gravi sono: vomito e delirio, ma si può arrivare a gravi conseguenze come ad esempio le convulsioni, e nei peggiori dei casi anche la morte.
Non è difficile quindi. capire perché al pomodoro erano state date cattive attribuzioni all’inizio. Venne nominato mala insana, che letteralmente significa pazzo, cattivo, proprio a indicare le conseguenze che si potevano avere ingerendolo. Molti anni più tardi però, all’incirca nel 700 ci si rese conto che questo ortaggio non aveva nulla a che fare con le bacche di belladonna, e che in realtà era commestibile. Secondo la leggenda il pomodoro era usato per la preparazione di filtri d’amore e fu proprio questo a portare la nascita dell’odierna salsa di pomodoro.
Secondo la leggenda in una notte d’estate un giovane ragazzo di bell’aspetto, che non amava sentirsi rifiutato, si infatuò di una bella e giovane ragazza. Costei era una serva e continuava a rifiutarlo nonostante la sua insistenza. Stanco di questi continui rifiuti, il ragazzo si recò nel grande giardino posto all’interno del castello e raccolse tre pomodori. Quella sera avevano mangiato un soffritto di peperoni e ne era avanzata una parte. Quindi pensò di preparare un filtro d’amore aggiungendo ai peperoni i pomodori schiacciati.
Corse quindi a cercare la ragazza e la convinse a mangiare la pietanza. La ragazza all’iniziò era titubante, ma alla fine apprezzò molto il gusto del piatto e lo divorò tutto. Il ragazzo visto il grande apprezzamento da parte della giovane, era sicuro che il suo filtro d’amore avesse funzionato. Quindi nuovamente l’afferrò, ma lei non era affatto contenta, quindi gli diede la padella in testa. Il ragazzo svenne e lei fuggì.
Ancora stordito per la botta in testa, il ragazzo si alzò e decisi di assaggiare gli avanzi di quella preparazione, non aveva creato un filtro d’amore per i sentimenti, ma per il palato si. Il giorno seguente il ragazzo ordinò al cuoco di preparare una salsa pomodori, perché il suo gusto era davvero delizioso. Di qui in poi la passata di pomodoro divenne sempre più famosa e conosciuta.
A differenza della leggenda, la storia riporta le origini della passata di pomodoro a Napoli, qui nel 1773 , Vincenzo Corrado, riportò ben 13 diverse ricette con salsa di pomodoro, nel suo ricettario. Tuttavia la salsa non veniva usata come condimento ma come accompagnamento di vari tipi di pietanze. Il primo a proporre la passata di pomodoro come condimento per la pasta fu Francesco Leonardi, che in una sua opera molto famosa propone la ricetta del “Ragù di maccaroni“.
Di qui in poi la sua popolarità non è un mistero, oggi infatti la passata di pomodoro e super diffusa in tutta la cucina e viene usata in abbinamento a moltissimi altri altri ingredienti. Basta pensare al sugo alla bolognese realizzato con passata di pomodoro e carne macinata, ma la salsa di pomodoro è usata per tantissime altre preparazioni, anche con verdure e pesce.
Anche se per il giovane della leggenda, la sua preparazione non fu un siero d’amore, oggi se ben preparato è abbinato, il sugo di pomodoro potrebbe far sciogliere qualsiasi cuore e perché no fare innamorare qualcuno di noi grazie alla buona cucina.