Il Giappone si sa è una terra millenaria ricca di leggende e storie affascinanti che incantano noi occidentali. Una delle leggende più interessanti è quella della “pietra assassina”Sessho-seki, un masso circondato da un orribile e spaventosa maledizione. Questo particolare sasso si trova in una zona vulcanica del Giappone (più precisamente sulle montagne di Nasu nella prefettura di Tochigi) ed è noto come “masso omicida” e “masso maledetto”. Ma perché è soprannominato così? Qual è la sua storia? E soprattutto qual è la terribile maledizione a cui è legato? Se siete curiosi di scoprirne di più, non vi resta che continuare la lettura.
La leggenda della pietra assasina: Sessho-seki masso maledetto giapponese
Secondo un’antica leggenda giapponese, un’astuta volpe a nove code (Kitsune) aveva l’abitudine di trasformarsi in una bellissima fanciulla per sedurre e poi uccidere gli imperatori (come il celebre imperatore Toba nel 1123). Un bel giorno però fu scoperto il suo inganno e un monaco shintoista ordinò a due eroici samurai di trucidare senza pietà la furba e pericolosa volpe. I due guerrieri valorosi e impavidi –Kazusa-no-suke e Miura-no-suke – riuscirono nell’impresa, ma lo spirito della volpe non morì insieme al suo corpo ed abbandonò quella forma animale per possedere un sasso lì vicino che da allora in poi divenne la “pietra assassina”. Secondo la superstizione locale questa roccia è in grado di uccidere chiunque la tocchi grazie al rilascio di un gas pericoloso. Ecco perché è considerato tra gli oggetti più pericolosi del mondo giapponese.
Cos’è accaduto alla pietra assassina di Sessho-seki?
Pochi giorni fa (per la precisione il 5 marzo 2022) è accaduto ciò che non doveva accadere: forse a causa degli agenti atmosferici la leggendaria pietra assassina di Sessho-seki si è spaccata a metà. Secondo gli abitanti del luogo e i giapponesi in generale, questo evento è davvero segno di cattivo presagio. Dopo oltre 1000 anni di tranquillità, la rottura del masso maledetto (che dal 1957 è considerata un reperto storico di prestigio ed è meta di turisti da tutto il mondo) avrebbe provocato la liberazione del demone malvagio in esso contenuto ovvero lo spirito di Tamato no Mae.
C’è da dire che già qualche tempo fa era stato segnalata alle autorità locali la presenza di numerose crepe all’interno della pietra assassina, causate presumibilmente dall’erosione della pioggia battente degli ultimi 2000 anni.
Kitsune: leggenda
Nel folclore giapponese la kitsune è una creatura dotata di grande intelligenza, astuzia e furbizia e i cui poteri soprannaturali aumentano con l’avanzare del tempo. La sua dote principale è quella di essere mutaforme e spesso per raggiungere i suoi scopi si tramuta in bellissime donne. Il suo immenso potere viene misurato in base al numero di code che possiede: al massimo della potenza si presenta con nove code e il manto bianco e dorato.
Questa affascinante leggenda risale al periodo Edo. Le vittime principali della kitsune erano uomini ovviamente, specialmente samurai, mercanti e imperatori. L’attività principale della kitsune era compiere malefici e inganni. Temuto e rispettato, questo demone è considerato uno dei più antichi e pericolosi del folclore giapponese.