Andiamo alla scoperta della leggenda dei giganti a Messina: cosa rappresentano, nello specifico, Mata e Grifone.
A Messina, sono trasportate per tutta la città due statue giganti che rappresentano Mata e Grifone. Questi ultimi, infatti, sono considerati i progenitori della stessa città e rappresentano, nei fatti, una messinese che – al tempo – si unì a Grifone, il quale era un moro conquistatore. Scopriamo, dunque, insieme la leggenda legata a queste due personalità.
La leggenda di Mata e Grifone, i due giganti di Messina
A Messina esiste una leggenda – molto particolare – che riguarda i due giganti della città, ossia Mata e Grifone, rappresentati da due grosse e possenti statue.
Nei fatti Mata era una donna messinese che si unì a Grifone, il quale era, invece, uno dei mori che conquistò la città siciliana.
In realtà, nel corso del tempo, le due statue di importanti dimensioni sono state legate ad anche ad altre figure della mitologia: tra queste, possiamo sicuramente annoverare Cam e Rea, Zanclo e Rea, ma anche Kronos e Rhea, che i latini chiamavano Saturno e Cibele.
Nel 1547, precisamente, in contrada Maredolce, a Palermo, furono ritrovate delle grosse ossa, dalle dimensioni decisamente giganti: dopo tale ritrovamento, la cittadinanza iniziò a pensare che Palermo fosse stata costruita ed eretta a partire dalla volontà di giganti.
In realtà, quelle ossa potevano – in sostanza – appartenere agli animali preistorici, presenti sul posto, tra i quali possiamo annoverare gli ippopotami e gli elefanti nani.
Al di là della veridicità del pensiero dei Palermitani, il Senato di Messina decise – a quel punto – di ordinare la costruzione delle due statue che nei fatti sono diventate il simbolo della città.
Le caratteristiche delle due imponenti statue
Come potete vedere dalla foto, sono due statue sulle quali vediamo – per l’appunto – i due personaggi seduti su dei cavalli realizzati con legno, che si ergono per 8 metri in altezza.
I due giganti, a partire da 1723, furono posizionati su dei carrelli con ruote in modo da essere trainati facilmente durante le celebrazioni cittadine.
Diversi anni prima, infatti, erano sostanzialmente sollevate da uomini che le portavano in spalla, simulando l’andamento e il portamento dei cavalli mentre cavalcano.
Se volete vederli in giro per la città, sappiate che la processione parte il 10 agosto e termina il 14 agosto, giorni durante i quali è organizzato un corteo in costume molto festoso e divertente.
Tale tradizione, molto sentita da apprezzata da parte dei cittadini, in realtà a partire dal 1909 è stata stoppata a più riprese, per poi essere ripristinata in via definitiva a partire dal 1993.