Quante volte vi siete chiesti se la frutta che cresce in città è sicura oppure no? Scopriamo insieme cosa dicono gli esperti del settore e cosa consigliamo a noi consumatori per la nostra salute e benessere.
La risposta degli esperti è sì, la frutta che viene coltivata in città è sicura e si può mangiare. Analizzando il frutto, dopo aver tolto la buccia, si è scoperto che non è inquinato, ma è sano. Dunque pur crescendo in città e non in aperta campagna, la frutta è buona da mangiare ed assolutamente sicura. Ovviamente dipende da città a città, ma anche da zona a zona di una stessa città (la frutta raccolta a Villa Pamphili non sarà come quella raccolta lungo il raccordo.
Mangiare la frutta coltivata in città e non in campagna aperta è sicuro oppure no? Amleto diceva “essere o non essere, questo è il problema”, mentre oggi noi consumatori ci chiediamo “mangiare o non mangiare la frutta che cresce in città?”. La risposta degli esperti è sì, mangiare la frutta che cresce in città è sicuro, ma meglio prestare attenzione quando la consumiamo.
Tante persone in città hanno alberi da frutto in giardino, ma anche negli stessi parchi è possibile trovare piante che producono deliziosi frutti. Nella lotta agli sprechi c’è stata la rivalutazione della frutta che cresce in città. La paura (legittima) di molte persone deriva principalmente dal fattore smog e inquinamento che c’è in città e che non c’è invece in campagna. Per non parlare delle temperature di gran lunga molto più elevate di quelle che si trovano in campagna. Il timore di noi consumatori è che i frutti e ancor prima le piante in città assorbono lo smog e l’inquinamento circostante.
La frutta urbana è salutare, non è affatto pericolosa e può essere mangiata in assoluta tranquillità. Le dovute accortezze sono essenziali ovviamente. Prima di consumare la frutta urbana, è sempre consigliabile lavarla (ciò vale anche per le verdure e tutti gli altri prodotti). La buccia, se possibile, non va mai mangiata.
Il fenomeno dell’urban foraging sta dilagando negli ultimi tempi. Consiste nella lotta agli sprechi promuovendo il consumo di frutta e verdura coltivata in città, senza paura dell’inquinamento e dello smog.
Gli esperti approvano questa pratica e invitano a mangiare tranquillamente, senza alcun timore, la frutta che cresce in piena città, avendo però cura di lavarla bene prima del consumo e di non mangiare la buccia (la buccia può essere usata come rimedio naturale per svariate faccende casalinghe, basti pensare alla buccia di arancia sulla maniglia della porta di casa come sistema cattura odori e anti fumo di sigaretta.
L’urban foraging è un po’ come tornare alle origini, alla nostra infanzia. Raccogliere la frutta (mele, pere, arance, prugne, limoni) dagli alberi per le strade della città e nei parchi pubblici e mangiarla è un gesto di grande libertà e spensieratezza, oltre che una sana abitudine e una lotta agli sprechi.