La birra, nonostante sia diffusa nella modernità, ha origini molto antiche. Ecco com’era quella consumata in altre epoche.
La birra è, di sicuro, una delle bevande più diffuse sia all’interno dei confini italici che all’estero. E, d’altra parte, si può certo affermare che si dimostra molto adatta in diverse occasioni.
Quando ci si appresta a consumare un pasto si ha una svariata scelta anche quando si tratta delle bevande. C’è chi, quindi, molto semplicemente opta per un bicchiere d’acqua, naturale o frizzante, e chi, invece, preferisce accompagnare i cibi con un buon calice di vino rosso o bianco.
Ci sono, poi, numerose bibite che, in genere, fanno bella mostra di sé sulle nostre tavole. Per esempio, le più gettonate possono essere la Coca-Cola e l’aranciata. Anche se, in questo caso, è meglio non esagerare, poiché contengono diversi zuccheri che, alla lunga, fanno male al nostro organismo e ai nostri denti.
La birra, per l’appunto, è un’altra opzione decisamente idonea in vari contesti, e spesso, si sposa bene con una buona pizza. Questa famosa bevanda, però, molte volte diventa anche un’ottima alleata per i momenti goliardici trascorsi insieme con i propri amici.
Comunque sia, la birra, nonostante sia molto amata anche al giorno d’oggi, in realtà possiede delle origini antiche, poiché, stando agli esperti, dovrebbe risalire addirittura all’incirca a 7 mila anni or sono.
Gli storici, in effetti, dopo attente e certosine ricerche, hanno potuto riscontrare che persino numerose civiltà del passato bevevano della birra.
Possiamo menzionare, a tal proposito, le popolazioni egizie, greche, romane e quelle appartenenti alla Mesopotamia, nonché le zone dell’odierna Iraq.
Sembrerebbe, dunque, secondo alcune fonti attendibili, che la nascita della birra sia stata per giunta piuttosto casuale, poiché i popoli antichi avevano l’abitudine di coltivare cereali, i quali, per l’appunto, quando si trovano in condizioni adatte, possono effettuare una fermentazione spontanea.
In seguito, però, le tecniche di fermentazione sono di certo migliorate. Si pensa, giustappunto, che in Medio Oriente si sia cominciato a fare delle lavorazioni più raffinate. Nel corso dei secoli, quindi, la produzione di birra ha conosciuto dei cambiamenti che hanno reso questa bevanda piuttosto differente da quella che era alle origini.
E, a tal proposito, i ricercatori di Trinity College di Dublino hanno effettuato uno studio impegnativo per capire come poteva essere la birra del XVI secolo.
Nella fattispecie, come ha spiegato la dottoressa Susan Flavin, la ricerca ha avuto lo scopo di rendersi conto quale fossero esattamente la forza, il tasso alcolico e il valore nutritivo della birra del suddetto periodo.
Così, i ricercatori hanno analizzato una ricetta di birra irlandese del Cinquecento. Sembra, dunque, che si utilizzasse una grande quantità di avena e che ci fosse un grado alcolico del 5 per cento.
Inoltre, il contenuto energetico era pari a circa 270 kCal e c’erano tre unità di alcol per ogni pinta. Altri studi, inoltre, raccontano che alcune popolazioni antiche bevessero, a livello giornaliero, addirittura cinque pinte di birra, e, quindi, si pensa che ingerissero tutti i giorni ben quindici unità di alcol.