icopriamo insieme come si festeggia l’Epifania nel mondo: la Befana arriva, infatti, anche in altri Paesi del mondo: tutte le curiosità su questa ricorrenza.
La festività dell’Epifania, celebrata – con molto fervore – in Italia e conosciuta anche come la festa della Befana, è un evento che trova riscontro in diversi Paesi del mondo, ognuno dei quali ha le sue particolari tradizioni. Di solito, l’Epifania è celebrata dodici giorni dopo il Natale, ma – c’è da dire – che la data precisa della sua celebrazione stessa varia a seconda delle tradizioni locali. In Italia, ad esempio, si festeggia il 6 gennaio, mentre – secondo il calendario ortodosso – questa ricorrenza cade il 19 gennaio, mentre il Natale è celebrato, invece, il 7 gennaio.
L’origine del termine “Epifania” deriva dal greco e significa “apparizione“, un termine che, nei fatti, ne evidenzia la matrice religiosa.
Con il passare del tempo, a questo aspetto, si sono affiancate varie tradizioni popolari fatte di festeggiamenti, superstizioni e figure mistiche.
In Italia, la figura della Befana è particolarmente radicata nell’immaginario collettivo nel quale è rappresentata come una vecchietta che, durante la notte visita le case, riempie le calze appese dai bambini con dolcetti, caramelle, giocattoli e, per chi è stato meno buono, carbone. Nonostante la sua popolarità in Italia, la Befana non è una figura conosciuta a livello internazionale.
La Befana, figura di una anziana che dona regali, è profondamente radicata in varie culture, sia antiche che moderne. Questo personaggio, così come lo conosciamo oggi, è il risultato di una mescolanza di antiche tradizioni, costumi, usanze, riti e cerimonie, che hanno resistito al passare dei secoli e alle influenze della religione cristiana.
Tale personaggio, molto amato dai bambini, è molto presente, infatti, nella cultura popolare, evolvendosi – nel corso del tempo – nella figura di una vecchina, vestita di abiti modesti, che vola su una scopa, distribuendo dolci ai bambini.
Gli antichi Romani, per esempio, credevano che durante le dodici notti che intercorrevano tra il 25 dicembre e il 6 gennaio, figure femminili, guidate da divinità come Diana, dea della luna e della vegetazione o da divinità della fertilità, come Satia e Abundantia, sorvolassero i campi per propiziare raccolti abbondanti.
Il culmine di queste celebrazioni avveniva la notte del 6 gennaio, quando la Natura si rinnovava.
Anche nelle tradizioni pagane del nord Europa, erano presenti figure simili alla Befana. Nelle culture celtiche e nordiche, ad esempio, divinità come Holla, protettrice dell’inverno e del focolare domestico, Berchta, benedetta custode dell’agricoltura e Frigg, la Grande Madre creatrice, incarnavano figure simili alla nostra Befana.
Durante le notti del solstizio d’inverno, queste divinità visitavano ogni casa, entrando dai camini per portare fortuna e prosperità.
Ogni Paese ha le sue particolari tradizioni legate all’Epifania. Per esempio, in Valtellina, si celebra il Gabinat, una pratica dove i giovani passano di casa in casa, chiedendo doni.
In Russia, le figure centrali delle celebrazioni natalizie ortodosse sono Ded Moròz e Babushka, che distribuiscono regali ai bambini.
In Germania e, in alcune regioni tra le quali possiamo annoverare Baviera, Baden-Wurtemberg e Sajonia-Anhalt, l’Epifania è festeggiata dai Sternsinger, bambini che cantano di casa in casa per raccogliere regali.
Andiamo, poi, In Francia, è tradizione preparare la Galette des Rois, un dolce speciale preparato espressamente per l’Epifania, mentre in Islanda si celebra con i Jólasveinar, una versione locale di Babbo Natale.
Anche in Etiopia ci sono diverse tradizioni per l’Epifania: in questo Paese africano, infatti, si attua la celebrazione del Timkat, legato al mito dell’Arca dell’Alleanza.
In Bulgaria, infine, si pratica il Mazhko Horo, una danza tradizionale che accompagna il rito che prevede il lancio di un crocifisso nelle acque gelide; i giovani cercano, poi, di recuperarlo per assicurarsi salute e protezione dagli spiriti maligni per l’anno a venire.