Quante volte vi siete chiesti se l’acqua del rubinetto è buona da bere e per cucinare? Spesso si dimentica che l’acqua è uno degli ingredienti fondamentali della cucina: si usa per preparare la pasta, per lavare frutta e verdure, per fare zuppe e minestre e tenere ammollo alcuni legumi. Essendo indispensabile, viene spontaneo chiedersi se è necessario comprare l’acqua imbottigliata al supermercato sia per bere che per cucinare, oppure possiamo usare tranquillamente quella del rubinetto di casa nostra. Siete curiosi di saperne di più?
L’acqua del rubinetto è potabile?
Secondo i controlli effettuati, l’acqua del rubinetto italiana è la più sicura in Europa ed è a norma di legge nel 99,9% dei casi. Quindi è ottima sia per bere sia per cucinare. L’acqua che fuoriesce dal nostro rubinetto in cucina è potabile ed è sicura per gli usi in cucina. Potete usarla per fare infusi o tisane, far bollire la pasta o preparare una bella zuppa invernale, per fare il caffè napoletano o la camomilla.
Tutti i consumatori italiani che pensano erroneamente che l’acqua in bottiglia sia più sicura e meno rischiosa di quella di casa devono ricredersi. Nella stragrande maggioranza dei casi la nostra acqua domestica è purissima e immacolata.
Potabile, ricca di sali minerali e controllata rigorosamente, la nostra acqua domestica è tra le migliori di tutto il Vecchio Continente. Prima che arriva nei tubi delle nostre abitazioni, viene sottoposta a rigidi controlli e ci sono verifiche periodiche per controllare la qualità dell’acqua.
Gli italiani preferiscono bere l’acqua in bottiglia
Detto questo, i consumatori italiani preferiscono bere sempre l’acqua comprata, quella delle bottiglie del supermercato per intenderci. Rispetto al 2022 quando oltre il 40% degli italiani era diffidente nei confronti dell’acqua del rubinetto, oggi solo il 29% lo è. Secondo i dati, sono i giovanissimi, le donne e gli over 65 quelli che bevono e cucinano con l’acqua di casa.
Il 65% degli italiani sceglie l’acqua comprata ossia imbottigliata nella plastica per una spesa di 250 euro l’anno a testa. Il triste risultato è che restano da smaltire e differenziare 13,5 miliardi di bottiglie di plastica. Sensibilizzare la popolazione all’uso dell’acqua domestica è la mossa migliore sia per alleggerire le tasche degli italiani sia per salvaguardare l’ambiente.
Se si pensa al consumo quotidiano di acqua tra quella che viene usata per lavarsi, per bere, per cucinare e per le faccende domestiche, la situazione è drammatica. La scelta più saggia è bere l’acqua domestica e cercare anche di usarla consapevolmente quando ci si lava i denti o si fanno le faccende domestiche. Il mondo di domani si costruisce con le azioni di oggi.