Direttamente dall’Asia arriva il Kudzu, pianta dalle molteplici proprietà benefiche. In Italia è poco conosciuta, ma è reperibile in alcuni negozi nel formato di farina, per le sue proprietà addensanti. Scopriamo insieme questa pianta.
Il kudzu è una pianta proveniente da Giappone e Cina, molto longeva, può infatti vivere anche fino a 100 anni. Cresce molto velocemente e rigoglioso in terreni argillosi. Il suo nome in botanica è Pueraria Lobata, il suo nome comune invece, Kudzu, sembra significare eliminatore di tossine.
Dalla radice di questa piante si ricava un amido conosciuto più comunemente come kuzu. Si trova nei negozi biologici ed ha molte buone proprietà. Ricco di carboidrati e sali minerali come: fosforo, calcio e ferro. Il suo essere privo di glutine, lo rende perfetto in cucina per celiaci e intolleranti. Sembra anche che il kuzu, sia un ottimo aiuto per l’intestino, aiuta infatti a digerire ed equilibra la flora intestinale. Ma vediamo come utilizzare il kuzu in cucina.
Come accennato in precedenza il kuzu è reperibile nei negozi bio, sottoforma di fecola. Viene solitamente usata proprio come un amido, ovvero per addensare creme e salse o per creare diverse ricette in sostituzione alla farina. Il formato trovato in commercio tuttavia, è si una polvere, ma agglomerata in tanti “quadrati”, e venduti in barattoli di vetro. Per poterla utilizzare per ricette come budini e creme (che riposeranno in frigo dopo la cottura), basta usare facili istruzioni:
Lo stesso vale per la preparazione di vellutate, salse, minestre e composte. La quantità da utilizzare è del 10% in base al liquido, facciamo un esempio, se dobbiamo preparare un budino e abbiamo nella ricetta 200ml di latte, useremo 20 gr di kuzu.
Può comunque essere usato anche in preparazioni di prodotti da forno, sostituendo il 10% della farina richiesta. Ad esempio, se la ricetta di un plum-cake richiede 200gr di farina, noi aggiungeremo 180gr di farina e 20gr di kuzu. Questa sostituzione darà più fragranza e sofficità al dolce finale.
Il kudzu è pressoché insapore, quindi può essere utilizzato in qualsivoglia preparazione. Abbiamo visto come addensante in preparazioni dolci (gelati, creme, budini, ecc) e in preparazioni salate (vellutate, minestre, ecc). Il Kudzu può essere assunto anche come bevanda sciogliendo un cucchiaino di polvere, in mezzo bicchiere d’acqua e facendolo cuocere a fiamma bassa fino a che non cambierà colore. Visto il suo gusto neutro può essere abbinato a tisane detossinanti e bevande come ad esempio l‘acqua detox.
Recenti studi hanno dimostrato che il kudzu è un ottimo aiuto per chi vuole smettere di fumare. La daidzina e la daidzeina contenuti nei semi, nelle foglie e nella radice della pianta, sembrano agire sui ricettori della nicotina allo stesso modo del tabacco, inibendo così gli effetti che sarebbero provocati dall’astinenza da esso.
Possiamo dire quindi che questa è davvero una super pianta dalle capacità sorprendenti.