Andiamo alla scoperta del Kransekage, il dolce danese, che adorna le tavole scandinave durante le feste natalizie.
Il Kransekage adornano le tavole festive in Scandinavia da più di due secoli: una torre alta che spunta prepotente tra altre leccornie natalizie. I panettieri realizzano i suoi anelli con farina di mandorle, albumi e zucchero e li sistemano dal più grande al più piccolo, in una pila di pasta. Scopriamo qualche curiosità su questo dolce.
Kransekage, il dolce delle feste scandinave
Mandorle, zucchero e albumi sono tutto ciò che serve per preparare un Kransekage danese. Con soli tre ingredienti, la torre Kransekage fa leccare i baffi a tutti i commensali.
Cos’è un Kransekage? In italiano, potremmo definirla come “torta a ghirlanda”, ma anche chiamarla torta non la descrive in modo accurato.
Non ci sono dolci simili, pertanto può essere definita come una sorta di incrocio tra una meringa alle mandorle e un marzapane cotto con una consistenza molto più leggera, ma niente di tutto questo riesce a rendere davvero l’idea.
Un kransekake è composto da 18 anelli singoli posti uno sopra l’altro al fine di formare una torre circolare. Questa torta è realizzata per qualsiasi celebrazione ed è presente nella maggior parte dei matrimoni, battesimi, cresime, compleanni, Natale e qualsiasi altro evento danese (e anche norvegese).
La particolarità di questa torta, oltre ad avere un bell’aspetto e un’ottima presentazione in tavola, sta nel fatto che le persone vi si avvicinano e si servono da sole. Pertanto, è ideale per un Natale in famiglia, ma anche per un buffet di Santo Stefano.
Le origini greche di questo dolce
Nessuno sa veramente come sia nato il Kransekage o perché sia così popolare, ma pare che tutto ebbe inizio in Grecia.
Il Kransekage – come lo conosciamo ai giorrni nostri – deriva da una torta simile chiamata overflødighetshorn, (corno dell’abbondanza) poiché è fondamentalmente un Kransekage fatto di anelli, ma adagiato su un lato per formare un corno cavo e riempito di cioccolato e dolci.
Allora perché c’è questo riferimento alla Grecia e, in particolare, a Creta?
Il mito narra che la ninfa Amaltea allevò il dio Zeus in una grotta e gli diede da mangiare latte di capra. Come ringraziamento ricevette da Zeus il corno dell’abbondanza, con il quale tutti i suoi desideri si avverarono.
Fu scelto un corno, come simbolo del corno di capra, ossia l’animale che aveva dato il latte a Zeus. Da quel momento in poi nacque il ‘corno dell’abbondanza‘ che divenne simbolo di abbondanza, fecondità e fertilità in tutto il mondo.
Qualunque sia la verità, in merito a questa prelibatezza scandinava, la diffusione di tale dolce – non solo in Danimarca, ma anche in Norvegia – è tangibile, visto che in Scandinavia è molto famoso e popolare, sia in periodo natalizio che per altre occasioni di festa.