A Natale, sulle tavole svedesi, non può mancare lo Julskinka, il prosciutto cotto al forno: qualche curiosità su questa pietanza.
Il prosciutto di Natale – Julskinka – occupa un posto tradizionale e importante sulla tavola degli svedesi che lo preparano nel corso delle festività di dicembre. È trattato in salamoia con sale e zucchero per 1-2 settimane (a seconda della dimensione). Il sale penetra parzialmente nella carne e dona sapore e durabilità. Oltre al gusto, lo zucchero conferisce una consistenza morbida. Dopo essere stato cotto al forno, il prosciutto è pronto per essere impanato e grigliato per lo Smörgåsbord.
Il piatto principale servito la vigilia di Natale è il Julskinka, il tradizionale prosciutto natalizio. Si tratta di un prosciutto dolce per le feste, ricoperto di senape e pangrattato, servito freddo a fettine sottilissime.
Vale sempre la pena cucinare un grosso pezzo di carne in modo da avere molti avanzi da mangiare anche nei giorni a seguire, quantomeno per gli svedesi che non riescono proprio a rinunciare a questo gustoso piatto invernale.
Di solito, un prosciutto dovrebbe durare almeno una settimana e comparire in quasi tutti i pasti tra la vigilia di Natale e il giorno di Capodanno.
L’intero prosciutto disossato è messo in una pentola d’acqua e fatto bollire per circa 3 ore, insieme alle foglie di alloro, i grani di pepe e alcune carote. Nella maggior parte delle ricette si consiglia di far raggiungere – alla parte interna del prosciutto – una temperatura compresa tra 70 e 74 gradi C, in base al grado di cottura che si vuole raggiungere.
Fatto ciò, il prosciutto si toglie dalla pentola, appena terminata la cottura. Ciò che rimane è un brodo salato dal sapore piuttosto intenso che in Svezia è utilizzato per il dopp i grytan, ovvero un pane duro sottile che viene immerso in questo brodo e mangiato con una generosa cucchiaiata di burro.
Quando il prosciutto è abbastanza freddo, si toglie la pelle, lasciandovi uno strato di grasso sullo stesso. Il prosciutto è strofinato in diagonale, in entrambe le direzioni. È, poi, lavato con una miscela composta da miele e senape.
Una volta ricoperto di miele e senape, il prosciutto è spolverato con pangrattato e – al centro di ogni quadrato – è messo uno spicchio d’aglio, che quando è dorato assume la forma di una decorazione.
In Svezia, il prosciutto cotto al miele è servito freddo, accompagnato con salsa di mele e senape a parte, anche se nulla vieta di riscaldarlo e, magari, accompagnarlo con con pane e burro.
Esistono diverse varianti di tale ricetta, sia in rete che nei vari libri di cucina specializzati nella cucina svedese, a seconda del tipo di prosciutto che si desidera preparare.