Amanti delle due ruote, siete nel posto giusto. Oggi vi porteremo alla scoperta degli itinerari in bicicletta nella pianura padana grazie alla guida scritta da Roberto Tomesani.
La lettura di questo libro è fortemente consigliata a chi cerca consigli pratici per percorsi suggestivi da fare in bici. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che passare subito al prossimo paragrafo.
Questa guida cicloturistica è perfetta per chi vuole esplorare l’Italia in bici, ma anche per i viaggiatori che cercano una tipologia di viaggio alternativa per guardare le bellezze naturalistiche da una prospettiva nuova.
La guida rivela le emozioni vissute in prima persona dell’autore Roberto Tomesani che un bel giorno, dopo due anni di soli viaggi in sella alla sua moto, ha deciso di vedere la pianura padana in sella alla sua bici. La guida è interattiva ed è corredata da mappe e QR code che rimandano ai vari itinerari in bicicletta nella pianura padana.
Il primo itinerario in bici che ci propone Roberto Tomesani è la ciclovia del Navile, un percorso che collega Bologna, Bentivoglio e Malalbergo. L’itinerario non è difficoltoso ed è pianeggiante, anche se vi è l’alternanza tra pista ciclabile, strade sterrate e carreggiata secondaria. Il nome dell’itinerario deriva dal fiume omonimo. Questa pedalata consente di percorrere il percorso del fiume che in tempi antichi è la principale via di comunicazione e scambio merci tra Bologna e Bentivoglio.
Questo percorso in bici consente il collegamento tra Lucca e Venezia, ma lo scrittore Roberto Tomesani si concentra solo sul tratto riguardante la pianura padana.
Il primo tratto di questo itinerario su due ruote segue il fiume Navile ed è chiamato “Via del Mare” e porta alla scoperta di Comacchio e del Parco naturale del Delta del Po. Occhi aperti durante il tragitto, perché potete avvistare il cervo della Mesola, anche noto come cervo delle dune, un esemplare presente solo nel bosco della Mesola e in nessun altro luogo.
L’ultimo itinerario in bici che vi proponiamo, seguendo sempre la guida di Roberto Tomesani, è un percorso alla scoperta di bellezze storico-artistiche più che paesaggistiche. Si tratta di un tragitto su due ruota attraverso i castelli della pianura padana tra Modena e Bologna. Una tappa obbligatoria non può che essere il Castello di Guiglia, una fortezza di epoca trecentesca che si erge sulla sommità di una collina e pertanto è visibile già a grande distanza.
Un’altra tappa imperdibile di questo itinerario in bici è la Ghirlandina, il simbolo della città di Modena. Si tratta di una torre alta quasi 90 metri. Questo monumento, insieme al Duomo e Piazza Grande, è considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Rimanendo nella città di Modena, ci sono ben 16 castelli da scoprire e visitarli andando in bici da un punto all’altro è senza dubbio il modo migliore, poiché molti sono visitabili solo dall’esterno come ad esempio la Rocca di San Felice sul Panaro e il Castello delle Rocche di Finale Emilia.