Salumi e formaggi sono sicuramente molto buoni e gustosi ma bisogna far attenzione a non consumarli tutti i giorni o frequentemente perché contengono grassi e zuccheri. Bisogna, dunque, mangiarli con moderazione. Le persone intolleranti al lattosio, però, non posso mangiare i formaggi.
Tuttavia, per loro, ci sono buone notizie: esistono alcuni formaggi naturalmente senza lattosio che possono essere consumati tranquillamente. Vediamo quali sono.
L’intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio è un disturbo che interessa ormai tantissime persone e può avere cause genetiche o insorgere durante gli anni dell’infanzia oppure negli anni successivi. Per accertarsi di essere intolleranti al lattosio, bisogna fare un test medico, il breath test (test sul respiro). Ma che cos’è precisamente il lattosio? Si tratta di un disaccaride, formato dal glucosio e dal galattosio, entrambi due zuccheri semplici. È contenuto nel latte e nei derivati. Gli intolleranti non riescono a digerirlo: più precisamente, l’enzima lattasi non riesce a dividere il lattosio.
Gli eventuali effetti collaterali scaturiti da parte degli intolleranti sarebbero fastidi allo stomaco, quali diarrea e nausea.
I formaggi che contengono lattosio
A chi non piace una buona mozzarella, magari di bufala, accompagnata da un po’ di pane e pomodori? Si tratta di una vera delizia ed eccellenza campana ma purtroppo, però, gli intolleranti non possono mangiarla, Ciò vale anche per la robiola, la crescenza, il fior di latte, la ricotta romana, vaccina, di pecora a di capra. Anche i formaggini e i fiocchi di formaggio magro sono banditi dal regime alimentare degli intolleranti al lattosio.
I formaggi che non contengono lattosio
Vediamo ora, per la gioia degli intolleranti, quali sono i formaggi privi di lattosio. Il primo è il grana, a pasta dura, molto utilizzato in cucina, sia intero, sia grattugiato. Poi, c’è il parmigiano reggiano, anch’esso da consumare intero a pezzettini oppure grattugiato. Viene prodotto in provincia di Bologna, Modena, Parma Mantova e Reggio Emilia. È composto da sale, latte e caglio. Abbiamo anche il gorgonzola, originari di Milano, con latte intero di vacca.
Altri sono: il pecorino, a pasta dura, non solo romano ma anche sardo, toscano (con quattro mesi di stagionatura) e siciliano e il groviera, che viene prodotto in Svizzera ed è a pasta pressata. A seguire, il provolone piccante e dolce, a pasta filata, con latte vaccino e il taleggio, a pasta cruda, tipico del Veneto e della Lombardia. Poi, ci sono l’Emmental, a pasta dura, prodotto con latte vaccino e originario della Svizzera e il bitto prodotto soprattutto in Lombardia e a pasta dura con latte vaccino. Infine, il piave, che si produce in provincia di Belluno ed è a pasta cotta. Infine, il montasio, anch’esso a pasta dura e prodotto in Friuli, perfetto per il frico, un piatto tipico del posto.
Fermentazione stagionatura dei formaggi senza lattosio
Molti si staranno chiedendo come mai i formaggi che abbiamo elencato sono privi di lattosio rispetto agli altri. La risposta è semplice e risiede nel processo di fermentazione e stagionatura. Il primo consente ai batteri di “bruciare” il lattosio, trasformandolo in acido lattico. La stagionatura (o maturazione) consente, invece, di ridurre il livello del lattosio quasi a zero (si stima lo 0,01%). Più è lunga, più è meglio. Ecco spiegati i motivi dell’assenza del lattosio.
Ricordiamo, inoltre, che i formaggi, così come i salumi, sono regolati da norme e disciplinari specifiche/i. Se avete dei dubbi sulla presenza del lattosio o meno, potete leggere attentamente l’etichetta posta sul retro o sulla parte anteriore del formaggio in questione. E voi siete intolleranti al lattosio? Sapevate, in ogni caso, che esistono dei formaggi naturalmente privi di lattosio? Qual è il vostro preferito tra quelli elencati?