In tanti, al supermercato, preferiscono comprare l’insalata già pulita. Il motivo è sempre lo stesso: un po’ di pigrizia e un’oggettiva mancanza di tempo. Ma l’insalata in busta bisogna lavarla prima di consumarla? Ecco cosa rivelano gli esperti.
C’è sempre chi storce il naso davanti ad una busta di insalata pronta e imbustata. Sta di fatto però che il numero di persone che preferisce comprarla in questo modo, è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. In molti però, ancora oggi, non sanno se questo tipo di insalata dovrebbe o meno essere lavata prima di mangiarla.
Quella che generalmente troviamo al supermercato, viene coltivata in modo particolare e, ovviamente, viene selezionata con cura perché è un alimento che va consumato crudo in genere. Secondo quanto riportato dalle etichette, l’insalata in busta viene dapprima lavata con acqua clorata e imbustata successivamente in un’atmosfera modificata per fare il modo che resti fresca a lungo.
Insalata in busta: bisogna lavarla prima di consumarla? La verità
È da anni che la gente che la compra si chiede, l’insalata in busta bisogna lavarla prima di servirla a tavola? La risposta definitiva proveremo a fornirvela oggi. Seguendo la logica, potremmo dire tranquillamente che, essendo un tipo di insalata già lavata, l’insalata in busta non va lavata di nuovo a casa.
Tra l’altro, nella produzione, viene persino disinfettata con sostanze come il cloro o l’acido peracetico. Lavarla un’altra volta, potrebbe addirittura essere deleterio: secondo gli esperti, infatti, il lavaggio domestico potrebbe esporla a contaminazioni. L’insalata potrebbe così venire a contatto con i batteri presenti nell’acqua corrente del rubinetto o con quelli eventualmente presenti nella ciotola nella quale la sciacquiamo.
Se viene specificamente scritto sulla busta “Già lavata”, dovremmo – quindi – evitare di lavarla a casa. Potrebbe capitare che si notino dei residui di terra o di sporco su alcune foglioline, in questi casi specifici, è meglio lavarla. Sottoporla ad un ulteriore lavaggio, quando non ce n’è bisogno, limita la sua freschezza e ne modifica consistenza e sapore.
Quindi non va mai lavata?
Dipende. L’insalata non sempre va lavata. La decisione in merito dipende dalle specifiche indicazioni riportate sull’etichetta e – ovviamente – dalle condizioni in cui è stata dapprima coltivata e poi imbustata. Se non ci sono residui evidenti di sporco, quindi, è meglio non lavarla. In ogni caso è sempre meglio leggere bene l’etichetta prima di servirla.
Potrebbero esserci indicazioni ulteriori da non trascurare. Nel dubbio, e con la paura di chissà quali contaminazione, molte persone continuano però a lavare l’insalata imbustata prima di consumarla.
Questa abitudine però potrebbe rivelarsi pericolosa. Molti pensano che lavandola si eliminano del tutto residui chimici, pesticidi o persino i microrganismi patogeni. In realtà, per evitare di esporre il nostro corpo a questi rischi, è preferibile acquistare insalate biologiche o certificate.
Inoltre, è importante tenere sempre sotto controllo la data di scadenza e conservarle nel reparto giusto del frigo. Se non la si lava nel modo giusto, potremmo causare in essa una notevole e pericolosa proliferazione di batteri e di altri microrganismi.
Altri consigli utili
L’insalata, inoltre, non va mai lavata se abbiamo l’intenzione di conservarla in frigo. L’acqua in eccesso potrebbe, infatti, incentivare la formazione di batteri e muffe. Quando non si vuole fare a meno di lavarla, è meglio farlo nel momento in cui si decide di consumarla e non prima.
È bene sottolineare, comunque, che ci sono una serie di motivi per cui bisognerebbe evitare di compare insalata pre imbustata o quantomeno limitane il consumo. Alcune possono contenere batteri capaci di causare intossicazioni alimentari. A volte, sopravvivono al lavaggio industriale e proliferano in busta. Quando notiamo che la busta dell’insalata è gonfia, è meglio evitare di consumarla: è un chiaro segno della loro proliferazione.
Inoltre, sulle foglie di insalata, potrebbero esserci dei residui chimici come il cloro o i pesticidi che, oltre a renderla meno buona, la rendono potenzialmente dannosa per la salute, soprattutto se consumati frequentemente. C’è anche da considerare che non è un tipo di acquisto che facciamo a cuor leggero per l’ambiente. Il materiale della busta o dei contenitori più usato, è la plastica.
Meglio quindi preferire, quando possibile, insalate fresche, biologiche o certificate. In questi casi è doveroso lavarle bene prima di servirle a tavola.