Il latte di mandorle è ormai molto diffuso in tutti i supermercati, ma ne esistono molteplici aziende e varietà. Dobbiamo però prestare particolarmente attenzione ad un particolare inganno del latte di mandorle che potrebbe farci commettere un grande errore.
L’inganno del latte di mandorle
Quando andiamo al supermercato troviamo un quantitativo di bevande vegetali davvero elevate. Ormai da qualche anno con l’insorgere delle tante intolleranze, si è creato un vero e proprio mercato delle bevande vegetali. Troviamo sugli scaffali insieme al classico latte vaccino con e senza lattosio, anche innumerevoli bevande vegetali. Alcune hanno come base cereali come l’avena, il riso, in altri casi frutta come il cocco, le noci, le mandorle eccetera. Quello su cui ci vogliamo soffermare oggi è proprio quest’ultima bevanda, ovvero il “latte di mandorla”. Lo chiamiamo latte perché va a sostituire appunto il classico latte vaccino, ma in realtà è una bevanda al sapore di mandorla.
Dobbiamo prestare però particolare attenzione alle bevande a base di mandorla che troviamo sul mercato poiché alcune sono ottenute dall‘estrazione della frutta secca, altre hanno il sapore ma nient’altro. Spieghiamoci meglio però e in seguito analizzeremo qual è la scelta migliore. In commercio troviamo principalmente 2 varianti del “latte di mandorla” ovvero quella sotto forma di sciroppo e quella nei brik o nelle bottiglie. Dov’è l’inganno del latte di mandorla? L’inganno è nel farci credere che entrambe le bevande siano ottenute dalla mandorla stessa, ma in realtà solo una lo è. Lo sciroppo che troviamo solitamente sotto il nome di “Orzata” o bevanda al gusto mandorla è ottenuta con un grande quantitativo di zuccheri al quale viene aggiunto il solo aroma di mandorla. La bevanda vegetale invece si ottiene invece dall’estrazione della mandorla vera e propria. Capiamo quindi già che la differenza è grande, ma volendo andare a fare una scelta, qual è la migliore?
La scelta migliore
Per capire qual è la scelta migliore dobbiamo analizzare composizione e valori nutrizionali di ogni bevanda. Nella sciroppo denominato “orzata” o sciroppo di latte di mandorla nella composizione troviamo: zucchero, acqua e aroma di mandorla o anche una piccola quantità di mandorla. Abbiamo imparato a leggere le etichette e ciò che è prima nella lista significa essere in quantitativo maggiore. Capiamo dunque che queste bevande sono ricche di zuccheri e povere di nutrienti. Certo nel caso del loro utilizzo la bevanda dev’essere diluita in piccola percentuale, quindi è sicuramente un prodotto buono da utilizzare nel caso di preparazione di dessert o bevande rinfrescanti. In commercio troviamo anche l‘orzata zero, ovvero preparata senza zuccheri aggiunti ma con edulcoranti. In questo caso troviamo una bevanda povera di calorie, ma se vogliamo darle un valore nutrizionale questo è pari a zero.
Analizziamo invece la bevanda al gusto mandorla che troviamo insieme al latte al supermercato. Questa bevanda è ottenuta dall’estrazione della mandorla con l’acqua. Il procedimento è pressocché lo stesso che utilizziamo preparando il latte di mandorla in casa. Ovviamente essendo un procedimento fatto a livello industriale anche in questo caso il quantitativo di mandorle è veramente basso, parliamo di un valore che va dal 2% al 11%. In aggiunta troviamo stabilizzanti, zuccheri, acqua e aromi, in alcuni casi anche vitamine per arricchire la bevanda. Troviamo anche bevande senza zuccheri aggiunti quindi con un apporto calorico bassissimo. Se dovessimo quindi parlare di una bevanda dal punto di vista nutrizionale, migliore, la risposta sarebbe il “latte di mandorla”. Ovviamente nessuna di queste due varianti può competere con quello preparato in casa. Vi assicuro che non solo è più buono e nutriente, ma preparandolo in casa risparmierete.